I primi giorni dell'Hadopi

Ogni giorno le etichette musicali segnalano alla commissione Hadopi circa 30000 violazioni: ignoto, ad oggi, il numero delle notifiche inviate agli utenti
Ogni giorno le etichette musicali segnalano alla commissione Hadopi circa 30000 violazioni: ignoto, ad oggi, il numero delle notifiche inviate agli utenti

Dell’Hadopi al momento non si sa nulla: una volta entrata in vigore, infatti, l’attività è iniziata senza lasciar trapelare nulla al di fuori delle mura tra le quali si vagliano le ipotesi di violazione per la successiva notifica agli utenti l’avvenuta segnalazione di irregolarità. Da Billboard emerge però ora notizia della fervente attività in atto da parte dell’industria del copyright, le cui segnalazioni alla commissione deputata all’invio delle notifiche sarebbero a migliaia ogni singolo giorno.

Il numero pubblicato da Billboard sarebbe figlio delle dichiarazioni di David El Sayegh, numero uno del Syndicat national des éditeurs phonographiques (SNEP): le etichette ad oggi inviano circa 25/30 mila segnalazioni ogni singolo giorno alla commissione Hadopi. Impossibile, però, sapere quante di queste vengono accettate, prese in consegna e trasformate in notifica. Lo stesso El Sayegh ha inoltre spiegato che l’impatto sull’industria (mediante un abbassamento della pirateria sul mercato francese) è destinato ad essere minimo almeno fino al prossimo anno, quando invece i primi effetti dovrebbero iniziare ad emergere.

La discussa legge Hadopi prevede i cosiddetti “3 strikes”, ossia 3 notifiche prima della disconnessione dell’utente dal Web per mezzo dell’ISP responsabile della connessione. Secondo Billboard i timori in questa prima fase erano relativi ad un possibile sovraffollamento dei centralini (al numero 09 69 32 90 90) da parte di utenti sorpresi o adirati per le notifiche ricevute, ma al momento il tutto non sembra essersi verificato.

Ecosistema Hadopi

Ecosistema Hadopi

Tutti gli ISP operativi in Francia hanno accordato la propria collaborazione al sistema Hadopi: “Free”, inizialmente resistente, ha dovuto soccombere di fronte ad un apposito decreto datato 12 ottobre che di fatto costringe tutti i provider ad inviare la notifica via mail entro 24 ore dalla segnalazione dell’Hadopi. Al terzo “strike” avverranno le prime disconnessioni ed a quel punto le polemiche sono destinate a prendere nuovamente il via con vigore contro una normativa che le istituzioni europee non hanno fatto mistero di mal sopportare.

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