Il Giappone sceglie l'autarchia mobile

Sharp, Panasonic, Fujitsu e Nec sarebbero vicine ad un accordo che porterà i 4 gruppi giapponesi a sviluppare un nuovo software per dispositivi mobile di nuova generazione
Sharp, Panasonic, Fujitsu e Nec sarebbero vicine ad un accordo che porterà i 4 gruppi giapponesi a sviluppare un nuovo software per dispositivi mobile di nuova generazione

C’è un piccolo nuovo polo nel mondo della telefonia mobile. Mentre i grandi gruppi del software impongono le proprie soluzioni identificando il sistema operativo come il nuovo elemento fondamentale di scelta per i consumatori, quattro grandi nomi dell’hardware gettano le proprie ambizioni in una azione comune che riesca ad imporsi come alternativa.

Android, Symbian, Windows Phone 7: le scelte per sfidare l’iPhone sono queste, ma rappresentano in ognuno di questi casi una scelta che mette in mani altrui i destini dello specifico mercato. C’è chi dice no: Sharp, Panasonic, Fujitsu e Nec hanno siglato una partnership che porterà i quattro gruppi giapponesi a sviluppare un software proprio per poter investire nel mobile con nuova consapevolezza. Potrebbe essere una strategia suicida, ma si tratta comunque di una iniziativa a basso costo. Da perdere c’è poco, da guadagnare c’è molto: il rischio è una scelta, comunque, logica. E non esclusiva, se è vero che Sharp ad oggi collabora tanto con Nokia nella Symbian Foundation quanto con Microsoft per la produzione Kin.

I rischi sono minimi: trattasi di nomi oggi del tutto al di fuori del mercato mobile, soprattutto per quanto concernente gli smartphone di nuova generazione. Non solo: unire le forze significa ridurre pesantemente i costi ed i tempi di sviluppo correlati alle rispettive ambizioni mobile.

Una scommessa che costa poco, quindi, ma che apre uno spiraglio di speranza: il mercato mobile promette grandi introiti futuri e compiere un tentativo è un dovere assoluto. Sharp, Panasonic, Fujitsu e Nec hanno quindi voluto mettere assieme le forze sul software per poi portare avanti le proprie singole scommesse sull’hardware. Ne nascerà un sistema da mettere in condivisione per un mercato che parte con un potenziale del tutto minimale. Il cantiere viene aperto con a disposizione il 2% del mercato. Ogni punto conquistato, però, sarà un punto guadagnato ed in un mercato destinato a grandi evoluzioni tutto potrebbe succedere.

Racconta Reuters che i quattro gruppo «applicheranno il sistema operativo, usato per animazioni e musica, nei cellulari di prossima generazione sviluppati con NTT DoCoMo». Le tempistiche indicano comunque una roadmap di medio periodo: Marzo 2012 come limite massimo per l’esordio. E sarà un mercato nel quale probabilmente staranno facendo la voce grossa Windows Phone 7, il nuovo iPhone HD, la prossima versione di Android ed un timido Symbian 3 in cerca di fortuna.

Nessun annuncio ufficiale, al momento: la fonte è rimasta anonima, ma Nikkei dà per certo l’accordo.

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