Il mercato televisivo pubblico europeo e il canone

Il Report Media & Entertainment dell'Area Studi Mediobanca sottolinea le differenze tra ricavi generali e costo del canone tra Italia e resto d'Europa.
Il Report Media & Entertainment dell'Area Studi Mediobanca sottolinea le differenze tra ricavi generali e costo del canone tra Italia e resto d'Europa.

Nel 2020 gli spettatori hanno trascorso circa sei ore davanti alla TV (rispetto alle quattro ore del 2019), ma i picchi d’ascolto registrati durante la pandemia sono stati in parte riassorbiti nel 2021. I principali operatori continuano a sviluppare l’87% delle quote di ascolto nel giorno medio, con le piattaforme digitali in progressiva espansione a fronte del generale ridimensionamento dei canali tematici. La Rai resta nel complesso la più seguita dal pubblico, nonostante la nota idiosincrasia degli italiani nei confronti del canone. Eppure non è nemmeno il più caro in circolazione.

Costi, introiti e canone delle TV di Stato nel resto d’Europa

Per il canone, all’Italia spetta il più basso canone unitario fra i maggiori Paesi europei, inferiore anche alla media europea (€0,25 al giorno per abbonato contro i €0,34 medi). Molto più onerose per i contribuenti la TV pubblica tedesca (€0,58 giornalieri), quella britannica (€0,48) e francese (€0,38). Nel 2021 solo €77,2 dei €90 (pari all’86%) sborsati da ogni abbonato sono stati incassati dalla Rai, un’incidenza anche in questo caso inferiore alla media europea (89,5%). Con €8,5 mld, il servizio radiotelevisivo pubblico tedesco evidenzia invece il giro d’affari più elevato nel confronto europeo, il triplo rispetto a quello italiano (€2,5 mld).

Completano il podio Gran Bretagna (€6,7 mld) e Francia (€3,6 mld). Nel 2020 l’Italia segna la maggiore contrazione dei ricavi (-5,4% sul 2019), seguita da Germania e Francia che diminuiscono, rispettivamente, dell’1,9% e del 2,8%. Registrano invece una variazione positiva Spagna (+1,3% sul 2019) e Regno Unito (+1,2%).

L’Italia (Rai) si distingue quanto a redditività industriale: nel 2020 l’ebit margin della TV pubblica italiana si è attestato al 3,8% (in miglioramento di 1,1 p.p. sul 2019), inferiore solo al 6,6% del Regno Unito, mentre permangono in territorio negativo Francia (-1%) e Spagna (- 3,5%). Mentre la platea degli abbonati è sostanzialmente stabile dal 2018, continuano ad aumentare gli utenti unici mensili della piattaforma RaiPlay (8,8 milioni a fine 2021 rispetto ai 4,9 del 2018). E questo nonostante l’età del pubblico continua ad aumentare (dai 56 anni del 2018 ai 58 anni medi nel 2021), con le nuove logiche di fruizione dei media che trasferiscono sempre più pubblico dalla TV lineare verso quella on demand.

 

 

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