In Germania 10 arresti per phishing

Dopo un'indagine lunga 18 mesi la polizia tedesca ha individuato i responsabili di una forte ondata di phishing che aveva colpito la nazione. Arrestati 10 russi i quali avevano già reinvestito il ricavato delle truffe in auto e beni di lusso
Dopo un'indagine lunga 18 mesi la polizia tedesca ha individuato i responsabili di una forte ondata di phishing che aveva colpito la nazione. Arrestati 10 russi i quali avevano già reinvestito il ricavato delle truffe in auto e beni di lusso

In Germania sono state molte le vittime di una forte ondata di truffe via mail. Ora le autorità tedesche hanno deciso di investire tempo e uomini per indagare e scovare i colpevoli ed i primi risultati sono immediatamente arrivati: in poche ore sono stati arrestati 10 cittadini russi responsabili del misfatto.

L’indagine è durata 18 mesi e si è estesa nelle principali città della Germania, alla ricerca del gruppo responsabile per l’organizzazione e la diffusione di un trojan capace di moltiplicarsi e inviare dati sensibli sugli utenti alla casa base. Gli stratagemmi utilizzati dalla crew di 10 criminali informatici erano i soliti: le loro mail fingevano di provenire da eBay, dalla Deutsche Telekom, da Wal-Mart, da Ikea e anche da alcuni network televisivi. A quanto sembra i colpevoli avrebbero già reinvestito il denaro fruttato con le truffe in macchine, gioielli e altri beni di lusso.

Ma al di là del crimine la cosa più importante, prontamente sottolineata da tutte le principali società che si occupano di sicurezza, è il fatto che ci sia stata un’azione di polizia estesa e coordinata mirata a punire i colpevoli di phishing.

«Va dato atto alle autorità tedesche di aver investito risorse nell’indagine sulle email fraudolente che gli utenti del loro paese stavano ricevendo» sono le parole di Graham Culey, senior technology consultant di Sophos, rilasciate in un comunicato stampa: «le ricompense monetarie del crimine informatico sono alte e le gang organizzate che sono coinvolte in questo tipo di attività stanno crescendo. Chiunque abbia un computer deve sapere come proteggersi altrimenti rischia i furti di soldi ed identità».

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