La via low-cost dei tablet

Il mercato dei tablet sta per abbracciare le soluzioni low-cost introdotte da Via. Entro la fine dell'anno il gruppo proporrà 5 diversi device basati su Android e con prezzo di distribuzione compreso tra 100 e 150 dollari
Il mercato dei tablet sta per abbracciare le soluzioni low-cost introdotte da Via. Entro la fine dell'anno il gruppo proporrà 5 diversi device basati su Android e con prezzo di distribuzione compreso tra 100 e 150 dollari

Alcune stime di inizio anno suggerivano la possibilità per cui entro la fine del 2010 sarebbero stati portati sul mercato almeno 10 milioni di tablet in tutto il mondo. Era una stima probabilmente ottimistica (le stime odierne si aggirano sugli 8 milioni), ma indicativa dell’enorme fiducia che il mercato ha riposto in questa nuova categoria di device.

Se è vero che l’iPad non è in grado di garantire in così pochi mesi una distribuzione tanto ampia, è altresì vero che ormai sono molti i gruppi a scommettere sui tablet. Google, HP, Dell e molti altri hanno già portato avanti le proprie proposte, ma ciò che potrebbe far fare il grande salto al settore è l’introduzione delle soluzioni low cost. Un nome su tutti ha il potenziale per far grandi cose in proposito, ed è proprio da questo nome che è giunto il definitivo annuncio: entro l’anno il mercato avrà a disposizione almeno 5 diverse proposte targate Via Technologies.

A parlare è Richard Brown, responsabile Via per l’area marketing, secondo il quale l’azienda sarebbe ormai pronta a distribuire cinque diversi dispositivi il cui prezzo sarà compreso tra i 100 ed i 150 dollari (contro un prezzo base da 499 dollari dell’iPad). Via non offre però alcun dettaglio ulteriore: il sistema operativo usato sarà Android, ma non è chiaro né quanto possa essere generosa la dimensione dei device né quali limiti debbano scontare per riuscire a raggiungere un compromesso tanto conveniente a livello di costi di produzione.

I dispositivi saranno in vendita negli Stati Uniti entro la seconda metà del 2010, giusto in tempo per salire a bordo di un mercato dalle uova d’oro che, stima Bloomberg, raggiungerà entro il 2014 l’incredibile quota di 398 milioni di unità smerciate.

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