L'arrivo di Google Chrome 100 sancirà la fine di alcuni siti?

Il rilascio della nuova importante versione del noto software potrebbe compromettere la visibilità di molti siti.
Il rilascio della nuova importante versione del noto software potrebbe compromettere la visibilità di molti siti.

Nemmeno il tempo di rilasciare la versione beta di Chrome 99, che Google starebbe già pensando a una versione 100. E se dietro a questi lavori e continui rilasci c’è la volontà da parte dell’azienda di Mountain View di rendere più semplice e immediato il suo browser, dall’altro secondo alcuni esperti questi continui cambiamenti rischiano addirittura di creare grossi problemi ad alcuni siti web, col rischio di costringerli alla chiusura.

Chrome farà presto 100

Il problema starebbe nel numero stesso, il “100”, visto che introduce per la prima volta la terza cifra, e nell’User-Agent. Questi non è altro che una stringa che identifica “chi” sta effettuando una richiesta a un determinato web server, così da garantire la corretta visualizzazione dei contenuti. Nel nostro caso, per esempio, è Mozilla/5.0 (Windows NT 10.0; Win64; x64) AppleWebKit/537.36 (KHTML, like Gecko) Chrome/98.0.4758.102 Safari/537.36. Al fianco del nome, come si può notare, viene annotata anche la versione del browser utilizzata, ad esempio a ” Chrome/98.0.4758.102″.

Ebbene, siccome alcuni siti Internet si limitano a leggere solamente le prime due cifre della versione del browser, alcuni di loro potrebbero riscontrare qualche problema con Chrome 100, visto che quest’ultimo potrebbe essere “visto” come vecchio, cioè una “versione 10”, rendendo dunque inaccessibili, per i PC che hanno installato quel browser, determinati portali.

Qualcosa di analogo, anche se in forma ridotta, si è già verificata anni fa con la versione 10 di Chrome, ecco perché il colosso di Mountain View sta lavorando sodo per ridurre al minimo se non addirittura eliminare, i possibili problemi, offrendo anche un metodo di “backup” e una sorta di mini guida per effettuare alcuni test per i proprietari di siti.  Intanto gli sviluppatori di Big G lavorano sul problema con l’obiettivo di eliminarlo alla radice, per far sì che qualsiasi sistema esaminerà in futuro Chrome 100, “capisca” che la voce, appunto “100”, venga  interpretata correttamente, e non come versione 10.

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