Laura Pausini: il nuovo album sfugge su reti P2P

Il nuovo album di Laura Pausini è stato pubblicato online quando ancora non era in distribuzione ufficiale. Si cercano i responsabili.
Il nuovo album di Laura Pausini è stato pubblicato online quando ancora non era in distribuzione ufficiale. Si cercano i responsabili.

Come è possibile che alcuni brani musicali possano arrivare sui canali P2P prima ancora che sulla distribuzione ufficiale? La domanda va girata a Laura Pausini, la quale ha visto pubblicati online gli inediti del proprio nuovo album (“Inedito”) prima ancora che il nuovo CD fosse in distribuzione. Il danno potenziale sarebbe stato estremamente alto, ma il meccanismo è stato fermato sul nascere grazie all’intervento della Guardia di Finanza di Milano.

Al momento è ancora ignoto il possibile responsabile del furto ma, secondo quanto trapelato, le indagini si starebbero concentrando su un ex-chitarrista della cantante. Quel che è noto è il fatto che l’azione delle Fiamme Gialle ha portato alla denuncia a piede libero di due soggetti responsabili della condivisione di circa 22500 opere musicali. «L’operazione», spiega il comunicato ufficiale diramato, «ha interessato le Province di Milano, Bergamo e Caserta ed ha permesso anche il sequestro di 2 Personal Computer, 2 notebook, 32 CD-ROM, numerosi supporti di memoria e 22.500 file musicali abusivamente immessi nella rete internet attraverso le principali piattaforme di condivisione».

L’azione preventiva per la tutela dell’album della Pausini è stata estremamente intensa, a dimostrazione tanto del potere dei canali P2P quanto delle possibilità in mano agli inquirenti in momenti particolarmente delicati per la distribuzione di nuovi contenuti ad alto potenziale di mercato. Spiega la FIMI:

L’azione di monitoraggio ha portato alla cancellazione, contestualmente all’uscita del cd, di oltre 1100 link, dei quali oltre 470 con l’intero album e oltre 670 con singoli e video. Link che potevano generare la diffusione di centinaia di migliaia di download illegali attraverso le principali piattaforme che distribuivano tali file, oltre naturalmente su blog e su videoshairing. In totale sono state coinvolte 25 piattaforme e il monitoraggio, che ha consentito la rimozione dei brani piratati, ha avuto la durata di 2 mesi. Aspetto questo importante perché è stata realizzata un’intensa attività prima dell’uscita del nuovo album, consentendo nelle prime settimane di lancio di non pregiudicare le vendite. Complessivamente sono stati rimossi 426 link prima dell’uscita (in 50 giorni) e 722 link rimossi dopo l’uscita (in 10 giorni).

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