Marchi e i nomi che contano

Arrivano i dati relativi alle speciali classifiche 'Best global brands' e 'Forbes 400' che valutano rispettivamente il valore dei marchi più noti a livello globale e gli americani più ricchi. In testa alle due liste appaiono Coca Cola e Bill Gates
Arrivano i dati relativi alle speciali classifiche 'Best global brands' e 'Forbes 400' che valutano rispettivamente il valore dei marchi più noti a livello globale e gli americani più ricchi. In testa alle due liste appaiono Coca Cola e Bill Gates

‘Best global brands’ è una speciale classifica attraverso le quali vengono eletti i marchi più importanti dell’industria mondiale mentre ‘Forbes 400’ raccoglie oramai da 27 lunghi anni i nomi degli americani più ricchi. In testa alle due liste appaiono il marchio Coca Cola e Bill Gates, quest’ultimo eletto l’uomo più ricco degli Stati Uniti per il quindicesimo anno consecutivo.

La classifica dei brand è guidata dal marchio Cola Cola, il cui Brand Value 2008 si attesta sui 66 miliardi di dollari, mentre il secondo posto è occupato da IBM. Il marchio Microsoft appare in terza posizione, con un valore attribuito di 59 miliardi di dollari. Google appare invece al decimo posto con un incremento di ben 43 punti percentuali rispetto al 2007, anno in cui appariva al ventesimo posto. Apple e Sony si posizionano solamente al 24esimo e 25esimo posto.

È difficile qualificare e quantificare il termine “miglior marchio”, motivo per cui Interbrand ha deciso di adottare una metodologia basata su di una formula in grado di esaminare i marchi non solo dal punto di vista dei guadagni generati dalla società a cui fanno riferimento, ma anche come punto di forza dell’azienda, nonché delle sue strutture e strategie. Il posizionamento all’interno della classifica può essere considerato il riflesso dell’economia globale, la quale diviene sempre più complessa, richiedendo alle aziende di proteggere maggiormente il loro marchio e di farlo crescere. La crisi dell’economia americana, la sempre maggior importanza dei mercati emergenti e l’enfasi sulla sostenibilità sono oramai divenuti elementi chiave per un buon posizionamento all’interno della lista, senza dimenticare come la chiave del successo risieda nella capacità di capire come il proprio brand crea valore, sia nei periodi floridi che nei periodi di recessione economica.

Per quanto riguarda gli americani più ricchi, oltre al sopracitato e immancabile Bill Gates, con una fortuna stimata in 57 miliardi di dollari (contro i 59 dell’anno precedente), appare al secondo posto l’investitore Warren Buffett con 50 miliardi di dollari (contro i 52 dell’anno precedente), seguito dal fondatore di Oracle Lawrence Ellison. «Il fatto che i ricchi non diventino più ricchi significa che l’economia è bloccata», spiega il responsabile della classifica di Forbes: «I crediti non sono stati estesi, c’è poca liquidità nei mercati e accordi non possono essere fatti, così l’economia è contratta».

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