Microsoft, estremo tentativo per evitare la multa

Supporto illimitato e gratuito alle aziende concorrenti affinchè possano accedere ai sistemi Microsoft: così il gruppo di Gates prova a sfondare il muro che divide l'azienda dalla Commissione Europea, dalla quale è in arrivo ormai la multa giornaliera
Microsoft, estremo tentativo per evitare la multa
Supporto illimitato e gratuito alle aziende concorrenti affinchè possano accedere ai sistemi Microsoft: così il gruppo di Gates prova a sfondare il muro che divide l'azienda dalla Commissione Europea, dalla quale è in arrivo ormai la multa giornaliera

Una iniziativa volontaria portata avanti da Microsoft sembra essere l’ultimo baluardo del gruppo di Bill Gates contro la multa giornaliera in arrivo dalla Commissione Europea nel noto caso antitrust sorto attorno al Media Player del gruppo: 2 milioni di euro al giorno sono una minaccia imminente e le ultime manovre Microsoft non avevano fermato il processo europeo verso la soluzione della vertenza.

Secondo quanto riportato da Reuters l’azienda di Redmond avrebbe comunicato «di voler fornire supporto tecnico illimitato e gratuito alle aziende che licenziano i suoi protocolli per i server per i gruppi di lavoro». Non solo: «oltre al supporto tecnico illimitato, Microsoft sta ulteriormente aumentando il programma offrendo assistenza on-site ai licenziatari».

La nota più importante giunge da una nota proveniente dalla Commissione: nessun commento ufficiale può essere diramato in quanto Microsoft non avrebbe ancora ufficializzato la propria posizione in merito, ma nel contempo l’iniziativa è giudicata come costruttiva e l’impegno viene visto con favore. Il collo di bottiglia rimane nella documentazione presentata in seguito all’ingiunzione iniziale nella quale si chiedeva l’apertura dei sistemi alle aziende concorrenti: «il supporto tecnico è utile solo una volta che la documentazione ha raggiunto un certo standard qualitativo… Il punto di vista preliminare della Commissione è che la documentazione tecnica ancora non risponde alle richieste della sentenza», parola del portavoce della Commissione Jonathan Todd.

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