Nokia rinnega i commenti del CTO sul 5G di Huawei

Secondo Nokia, le posizioni del CTO circa la vulnerabilità intrinseca del 5G di Huawei non riflettono le opinioni della compagnia: sarà addio?
Secondo Nokia, le posizioni del CTO circa la vulnerabilità intrinseca del 5G di Huawei non riflettono le opinioni della compagnia: sarà addio?

Nokia si è affrettata a disapprovare i commenti del suo CTO sui rischi posti dall’apparecchiatura 5G di Huawei. Durante un’intervista con la BBC, il manager della finlandese, che è uno dei più grandi rivali di Huawei nel campo delle apparecchiature di telecomunicazione, insieme a Ericsson, aveva ammonito circa l’uso dei kit di nuova generazione della cinese, che porterebbe con sé varie vulnerabilità.

Marcus Weldon, Chief Technology Officer della società, aveva detto:

Dobbiamo essere cauti nell’aggiungere fornitori cinesi all’infrastruttura di rete, per la presenza di vulnerabilità di sicurezza probabilmente presenti e basate su pratiche passate.

Wheldon si è riferito alla recente ricerca da parte di Finite State, che ha indicato come in più del 55% dei dispositivi Huawei di rete ci siano delle backdoor e ha aggiunto: “Leggiamo quei rapporti e pensiamo che tutto vada bene. Alcuni dei problemi sembrano semplicemente figli della noncuranza, onestamente, del non aver aggiustato le cose quando si poteva. Ma altri, spiegano che dietro c’è un progetto, la volontà di oscurare le attività di backdoor per non farle passare come tali”.

Secondo il manager, la pressione degli Stati Uniti sugli alleati, per convincerli ad abbandonare le apparecchiature Huawei, è servita a controbilanciare i vantaggi finanziari ricevuti in passato. Eppure, oggi Nokia è tornata sui suoi passi, per rimandare al mittente le dichiarazioni di Wheldon, sottolineando che i suoi commenti non riflettono la posizione ufficiale della compagnia.

Nokia è focalizzata sull’integrità dei propri prodotti e servizi e non ha una valutazione di eventuali vulnerabilità associate ai suoi concorrenti – ha affermato la società.

Ovviamente il commento di Huawei non si è fatto attendere: “Riteniamo che reti sicure e resilienti possano essere fornite solo attraverso la collaborazione in tutto il settore, lavorando a standard comuni in materia di protezione della privacy e difesa informatica, in modo che tutti i partecipanti siano giudicati sullo stesso livello. Abbiamo una comprovata esperienza nel fornire prodotti sicuri, affidabili e di alta qualità a tutti i principali operatori di telecomunicazioni in Europa. La cybersecurity resta una nostra priorità massima, soggetta ad una revisione più rigorosa rispetto a qualsiasi competitor nel settore”.

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