One Search 2.0, il web semantico è mobile

Sembra che il primo ad arrivare ad un abbozzo di web semantico sia Yahoo nella sua versione mobile. Il nuovo motore di ricerca organizza le informazioni per categorie, consente la ricerca vocale, ha un search assistant e una nuova interfaccia
Sembra che il primo ad arrivare ad un abbozzo di web semantico sia Yahoo nella sua versione mobile. Il nuovo motore di ricerca organizza le informazioni per categorie, consente la ricerca vocale, ha un search assistant e una nuova interfaccia

È stata rilasciata in giornata la versione 2.0 di Yahoo One Search, la riduzione mobile del motore di ricerca di Sunnyvale che sarà nei cellulari nel secondo quarto del 2008. Le novità sono moltissime e di tale portata che pongono (se già non fosse in quella posizione) Yahoo ai vertici del mercato della ricerca da cellulare.

Non è un mistero che il settore mobile fosse un punto cruciale per Yahoo tanto da giustificare investimenti e ricerca anche a scapito del motore di ricerca per il web tradizionale, ma con One Search 2.0 la società si spinge anche più in là provando a sperimentare e scommettendo su cosa diventerà tra qualche anno la ricerca online in mobilità. La novità più rilevante è il fatto che le ricerche potranno essere fatte sia inserendo una stringa di testo che con la voce, grazie ad una partnership con Vlingo, un software di riconoscimento vocale consentirà di fare richieste come ad un operatore. Ma più in là ancora lo spirito del rinnovamento del motore è fornire “risposte” e non “risultati”.

«In solo un anno abbiamo siglato 29 partnership con carriers in tutto il mondo arrivando a raggiungere 600 milioni di utenti sotto contratto» ha dichiarato Marco Boerries vice presidente esecutivo di Yahoo «con One Search 2.0 vogliamo cambiare il modo in cui la gente accede ad internet dal cellulare». Parole già sentite ma che ogni volta che vengono ripetute si avvicinano sempre di più ad essere veritiere.

Vlingo ha ricevuto da poco 20 milioni di dollari da venture capitalists proprio in virtù dell’accordo con Yahoo, cosa che fa ben sperare sul continuo sviluppo di miglioramento del software di riconoscimento vocale (tecnologia che non ha mai veramente sfondato anche per l’insoddisfazione tecnica).

Per migliorare i risultati, Yahoo ha anche deciso di adottare quello che chiama “approccio aperto” cioè una forma di indicizzazione semantica dei risultati che fa sì che i risultati siano riconosciuti e categorizzati per essere restituiti con più accuratezza. Inoltre, siccome Firefox insegna, ora Yahoo inserisce una maschera di ricerca direttamente nella schermata principale del telefono, in modo da ridurre i passaggi e invogliare la ricerca.

Altra novità molto rilevante è la nuova interfaccia che ora vanta un search assistant in grado di suggerire come terminare la parola che si sta cercando con i suggerimenti dei termini più cercati
(cosa già disponibile su Yahoo per il web) dando già degli indizi sull’esito possibile della ricerca. Trattasi di una funzione importante ma che al momento del lancio è disponibile solo per l’iPhone: altri dispositivi AJAX arriveranno poi. Del resto anche la funzione di ricerca vocale sviluppata con Vlingo inizialmente sarà solo per BlackBerry della serie 8800, Curve e Pearl.

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