Piccoli BitTorrent crescono (anche grazie a Google)

Quando all’inizio dell’anno Google ha dato a diecimila sviluppatori la possibilità di registrarsi alla preview release di Google App Engine, un servizio di hosting per realizzare strutture scalabili, Reda e David Sánchez non ci hanno pensato due volte.

Il servizio, che al momento è disponibile in maniera completamente gratuita ma che diventerà a pagamento alla fine del beta test, mette a disposizione ben 500 MegaByte di spazio su disco e 10 GigaByte di banda al mese, capace di supportare fino a 5 milioni di pagine visitate.

V0rtex, nato dalla mente del programmatore Reda come un’esperienza di apprendimento, è un semplice ma interessante motore di ricerca per file torrent. Sfruttando un’interfaccia lineare e pulita, il sito effettua le proprie ricerche tra gli archivi si 12 motori di ricerca tra cui Mininova, Isohunt, The Pirate Bay e Torrentz. Per venire incontro alle esigenze degli utenti, è poi possibile ordinare i risultati per dimensione, categoria, età, peers e fonte.

Ideato da David Sánchez, TorrentTab inizia la sua storia con pochissimi mezzi a disposizione, tanto da sfruttare unicamente la connessione Internet del suo creatore fin quando, a causa delle numerose visite ricevute, decide di acquistare un dominio, ricodificare il sito in Python e spostarsi sulle strutture messe a disposizione da Google.

Dotato di un’interfaccia meno austera del precedente, TorrentTab si appoggia a 10 siti di indicizzazione tra i quali compaiono, oltre ai grandi nomi, anche moNova, Sumotorrent, Extratorrent e Fenopy. Nonostante la possibilità di cercare i contenuti direttamente all’interno di categorie prestabilite (come musica, film, giochi, etc.), il sito non permette di ordinare i risultati, rendendo così più complesso il confronto finale tra i torrent.

TorrentTab, come il suo collega V0rtex, è completamente ad free, ovvero privo di banner pubblicitari.

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