PS5 e nuova Xbox ultime console, lo dice Qualcomm

Il numero uno di Qualcomm racconta ai microfoni del The Sun di come PlayStation 5 e la nuova Xbox saranno le ultime console tradizionali.
Il numero uno di Qualcomm racconta ai microfoni del The Sun di come PlayStation 5 e la nuova Xbox saranno le ultime console tradizionali.

Che PlayStation 5 la nuova Xbox saranno le ultime console casalinghe “tradizionali” era già nell’aria da tempo, basti vedere la direzione che il mercato sta prendendo: cloud gaming, abbonamenti giochi in digitale e la fine dei grandi retailer come GameStop. Qualora ce ne fosse bisogno, a dare un ulteriore conferma è Qualcomm, colosso americano delle telecomunicazioni, che ai microfoni del The Sun.

A sostituire le console casalinghe, in futuro, il cloud gaming come quello mostrato da Google Stadia. Prima però la nuova Xbox e PlayStation 5 torneranno a riempire gli scaffali dei negozi il prossimo anno, e ci si aspetta che entrambi i dispositivi sfoggeranno un hardware di altissimo livello e grafica da urlo. Ma ciò non basterà a fermare la loro inesorabile estinzione, almeno come dichiara il numero uno di Qualcomm.

Non c’è dubbio, a nostro avviso, che il cloud sia la nuova console – spiega Cristiano Amon, presidente di Qualcomm – È solo questione di tempo. Inizierai a giocare su qualsiasi dispositivi, su qualsiasi schermo. Questo sarà il futuro dei videogiochi […] Sarai in grado di giocare ad un titolo sofisticato su smartphone che potresti giocare solo su un PC da gioco da 10 mila dollari.

Con queste parole Cristiano Amon si riferisce soprattutto a Google Stadia, la piattaforma per il cloud gaming del colosso di Mountain View che permette di giocare in streaming potenzialmente a qualsiasi videogioco semplicemente da computer, tablet, e smartphone selezionati e tv. Niente console, download, installazioni, aggiornamenti, tempi di attesa. Basta un click per entrare in gioco, anche da YouTube.

Non è la prima volta che si parla della “fine” delle console tradizionali ma attenzione ai fatalismi perché se è vero che l’innovazione corre, e molto veloce nel caso del gaming, allo stesso tempo le abitudini sono dure a morire e dare per scontato il successo del cloud gaming potrebbe anche essere un errore. Ai posteri l’ardua sentenza.

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