Huawei P20 Lite

Huawei P20 Lite è uno smartphone con schermo 19:9 da 5,84 pollici, processore Kirin 659, 4 GB di RAM, 64 GB di storage e doppia fotocamera posteriore.

pro

  • Design eccellente con materiali di qualità
  • performance all'altezza delle aspettative
  • rapporto qualità-prezzo adeguato.

Contro

  • Il comparto fotografico talvolta arranca
  • non è waterproof.
il voto di Webnews  7.8
Huawei P20 Lite è uno smartphone con schermo 19:9 da 5,84 pollici, processore Kirin 659, 4 GB di RAM, 64 GB di storage e doppia fotocamera posteriore.

Anche se lo smartphone era già in vendita nei principali negozi di elettronica, l’annuncio ufficiale è avvenuto a fine marzo a Parigi. Il nuovo Huawei P20 Lite è il più piccolo della serie e condivide con i P20 e P20 Pro il design full screen con il famoso notch nella parte superiore del display. Essendo un modello di fascia media, la dotazione hardware è meno avanzata, ma il produttore cinese ha comunque scelto componenti di qualità e aggiunto funzionalità interessanti soprattutto per il comparto fotografico.

Huawei P20 Lite: tutti i dettagli

Prezzo ()

Il P20 Lite è disponibile in quattro colori (nero, blu, oro e rosa) ad un prezzo di 369,90 euro. Gli utenti italiani possono acquistarlo presso lo store ufficiale di Milano (City Life), Unieuro, MediaWorld e altre note catene dell’elettronica di consumo, sia nei punti vendita che online.

Design ()

Rispetto al P10 Lite ci sono notevoli differenze estetiche. La prima novità che si nota subito è l’ampia area di visualizzazione dello schermo 19:9, ottenuta riducendo al minimo lo spessore delle cornici. Quella inferiore (con il logo Huawei) è più evidente, in quanto lo spazio è riservato ad alcuni componenti, tra cui altoparlante, jack audio da 3,5 millimetri e porta USB Type-C. Quella superiore ospita invece la “tacca” per la fotocamera, l’auricolare e i sensori. Lungo il bordo destro ci sono i pulsanti per accensione e volume, mentre sul bordo sinistro c’è lo slot ibrido per SIM e microSD.

Huawei ha scelto alluminio e vetro per il telaio, materiali solitamente usati per prodotti di fascia alta. Lo smartphone ha dunque un aspetto piuttosto gradevole alla vista e non sfigura nei confronti dei più costosi P20 e P20 Pro. L’altra novità rilevante è la doppia fotocamera posteriore disposta in verticale nell’angolo superiore sinistro. Poco più in basso si notano il flash LED e la scritta DUAL LENS relativa all’ottica (non prodotta da Leica, come quella dei due top di gamma).

Scheda tecnica ()

Il nuovo Huawei P20 Lite possiede un display FullView da 5,84 pollici con risoluzione full HD+ (2280×1080 pixel) e rapporto di aspetto 19:9. Come detto, nella parte superiore è stato praticato un piccolo ritaglio per fotocamera, auricolare e sensori. Ciò permette di sfruttare le due zone laterali per visualizzare varie informazioni, come orario, livello della batteria e segnale di rete. Nelle impostazioni è tuttavia presente l’opzione che permette di oscurare le aree circostanti e quindi di nascondere il notch.

La dotazione hardware comprende un processore octa core Kirin 659, lo stesso utilizzato in altri smartphone del produttore (ad esempio, Honor 7X e Honor 9 Lite), affiancato a 4 GB di RAM e 64 GB di memoria flash, espandibili con schede microSD fino a 256 GB. Per la doppia fotocamera posteriore sono stati scelti sensori da 16 e 2 megapixel (obiettivi con apertura f/2.2 e f/2.4), mentre quella frontale da 16 megapixel può essere sfruttata anche per sbloccare lo smartphone tramite riconoscimento facciale. Non mancano ovviamente le varie tecnologie che consentono di ottenere foto nitide in qualsiasi condizione di illuminazione e di applicare modifiche agli scatti, tra cui effetto bokeh, HDR, panorama, sticker AR e modalità Pro.

La connettiva è garantita dai moduli WiFi 802.11b/g/n/ac dual band (2,4 e 5 GHz), Bluetooth 4.2, GPS, NFC e LTE con supporto dual SIM. Sono presenti inoltre il jack audio da 3,5 millimetri, la radio FM e la porta USB Type-C. La batteria ha una capacità di 3.000 mAh e offre un’autonomia fino a 17 ore di conversazione. Il sistema operativo installato è Android 8.0 Oreo con interfaccia EMUI 8.0.

Recensione ()

La serie P di Huawei per questo 2018 ha fatto un po’ a sorpresa il suo debutto commerciale con l’esordio anticipato dal “fratello minore" P20 Lite, lanciato con un paio di settimane di anticipo rispetto alla presentazione parigina di P20 Pro e P20. Uno smartphone il cui obiettivo è quello di raccogliere l’eredità del fortunato predecessore, quel P10 Lite capace lo scorso anno di buone performance a livello di unità distribuite.

È il più economico dei tre, ma non per questo da sottovalutare, soprattutto in considerazione di un prezzo che a qualche mese dal debutto è ormai sensibilmente calato sugli store online [amazon asin=B07BHDC9V6]. Per 300 euro circa si mette mano a uno smartphone solido in termini di design e performance: telaio in metallo e cover posteriore in vetro, display dall’ampia diagonale grazie all’impiego del notch (che può piacere o meno). Non è un dispositivo waterproof, quindi attenti al contatto con l’acqua.

Da segnalare anche la scelta di spostare il lettore di impronte digitali sul retro, azzeccata per alcuni, meno per altri, in ogni caso un fattore di cui tenere conto quando ci si approccia all’acquisto. Il form factor è lo stesso di P20, così come la disposizione del tasti fisici sul lato. Nella parte inferiore c’è anche il jack da 3,5 mm per cuffie e auricolari (sempre comodo), ma scompare una delle due griglie per lo speaker mono che si comporta in modo egregio in fase di riproduzione, anche se consigliamo l’accoppiata con una cassa esterna per l’ascolto della musica.

Nessun problema nell’avvio o nella gestione delle app grazie al processore Kirin 659 che lavora insieme a 4 GB di RAM. L’abbiamo testato con alcuni giochi piuttosto esigenti (Real Racing 3 e TEKKEN) senza riscontrare rallentamenti né cali di framerate. Anche lo spazio non è un problema: 64 GB di memoria interna e la possibilità di ricorrere a una scheda microSD per l’espansione.

Huawei P20 Lite: i risultati del benchmark AnTuTu

Huawei P20 Lite: i risultati del benchmark AnTuTu

Mettendo alla prova le fotocamere di P20 Lite si nota ciò che maggiormente differenzia il dispositivo dai suoi due “fratelli maggiori". Sul retro troviamo una soluzione dual camera con un sensore principale da 16 megapixel e uno secondario da 2 megapixel impiegato per rilevare la profondità di campo. Quasi sempre soddisfacente il risultato che si ottiene in condizioni di luce ottimali, mentre negli scenari notturni o al chiuso lo smartphone mostra i suoi limiti, anche attivando l’apposita modalità che genera un’immagine con lunga esposizione. L’assenza del contributo di Leica si fa sentire. Nulla di sorprendente, se si considera che si ha per le mani un dispositivo di fascia media. Mancano inoltre il super slow motion (qui si arriva a 120 fps scendendo a 640×480 pixel) e il supporto al 4K.

Soddisfacente la qualità dei ritratti scattati con la giusta luce, mentre attivando la modalità Apertura Ampia si rischia di generare un risultato artificioso con un’applicazione poco precisa dell’effetto bokeh.

Il display si comporta bene anche sotto la luce diretta del sole. A tal proposito segnaliamo la feature che può ridurre in modo automatico la risoluzione dello schermo da FHD+ (2280×1080 pixel) a HD+ (1520×720 pixel) così da contenere il consumo energetico e prolungare la durata della batteria: è utile e se non si guardano contenuti multimediali difficilmente ci si accorge del cambiamento. Restando in tema, il modulo da 3.000 mAh offre un’autonomia sufficiente per portare a termine una giornata senza troppi problemi, a patto però di non esagerare con la luminosità dello schermo o con l’esecuzione delle applicazioni più pesanti.

La funzionalità che riduce automaticamente la risoluzione del display per prolungare la durata della batteria

La funzionalità che riduce automaticamente la risoluzione del display per prolungare la durata della batteria

In conclusione, P20 Lite offre quanto ci si aspetta dalla fascia di prezzo in cui si colloca. Ottimo il design, sottotono il comparto fotografico, soprattutto se lo si affianca a quello dei due modelli che completano la gamma. Uno smartphone in definitiva equilibrato, a cui guardare con interesse soprattutto se si è abituati all’interfaccia EMUI e agli extra offerti da Huawei sui propri smartphone.

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