SpaceX, i satelliti Starlink al posto delle stelle

La comunità scientifica teme che i satelliti Starlink di SpaceX possano contaminare la visione del cielo notturno e ostacolare lo studio dell'astronomia.
La comunità scientifica teme che i satelliti Starlink di SpaceX possano contaminare la visione del cielo notturno e ostacolare lo studio dell'astronomia.

Se il CEO di SpaceX, Elon Musk, dovesse riuscire nella sua impresa, i cieli della Terra saranno costellati di circa 12mila finte stelle: si tratta di bagliori veloci e riflessi di una mega-costellazione di satelliti utili per le telecomunicazioni, chiamati collettivamente Starlink.

Una volta completato il lancio di ognuno di essi, forse nel 2025, Starlink potrebbe collegare a internet l’intero pianeta, fornendo un rapido accesso alla rete (con una connessione a banda larga) a zone remote, aerei, navi e automobili. Musk ha già messo in azione la prima fase del suo piano: il 23 maggio scorso, un razzo Falcon 9 ha portato in orbita 60 satelliti Starlink ma, non appena schierati, sono subito partiti dibattiti inerenti all’etica di una società che potrebbe cambiare l’aspetto del suo cielo notturno.

Nonostante le rassicurazioni iniziali di Musk sul fatto che i satelliti sarebbero stati a malapena visibili, un “treno di veicoli spaziali” è stato immortalato nei cieli in tutto il mondo, e alcuni servizi di localizzazione online possono persino calcolare quando e dove sarà possibile individuarlo nella volta notturna. Gli astronomi hanno anche espresso le loro preoccupazioni sull’effetto che potrebbero avere i satelliti sullo studio dell’astronomia dalla Terra.

Un astronomo dell’Università dell’Alabama, Bill Keel, ha dichiarato che l’avvistamento del “treno di satelliti” ha permesso agli esperti di supporre l’effetto della luminosità delle costellazioni artificiali man mano che cresceranno in termini di dimensioni e numero. Il timore che hanno è che in 20 anni o meno, per una buona parte della notte in qualsiasi zona del mondo, l’occhio umano vedrebbe più satelliti che stelle.

La luminosità dei satelliti si è attenuata con il passare del tempo, dal momento che hanno raggiunto la loro altitudine finale in orbita, a circa 550 km dalla superficie terrestre. Tuttavia, questo non ha dissipato completamente le preoccupazioni della comunità scientifica, la quale teme che la vista del cielo notturno sarà contaminata dai piani di SpaceX di aumentare il numero di satelliti in orbita da 60 a 12.000 nei prossimi cinque anni.

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