Streaming video Apple: costerà 15 dollari al mese?

Apple potrebbe richiedere il pagamento di 15 dollari per il proprio servizio di streaming, in via di presentazione il prossimo 25 marzo.
Apple potrebbe richiedere il pagamento di 15 dollari per il proprio servizio di streaming, in via di presentazione il prossimo 25 marzo.

Apple è pronta a presentare la propria piattaforma di streaming video nelle prossime settimane, con un evento atteso per il 25 marzo. Il gruppo di Cupertino avrebbe già invitato alcune delle star protagoniste delle sue serie, per una kermesse all’insegna di Hollywood, tuttavia poco è trapelato sul servizio. Ad esempio sui listini: nonostante di recente sia emersa l’intenzione del gruppo di offrire l’accesso gratuitamente ai possessori di un iDevice, oggi appare online la soglia di prezzo di 15 dollari al mese.

A renderlo noto è Tim O’Shea, analista di Jefferies, in una nota consegnata agli investitori. Secondo quanto rivelato, Apple potrebbe richiedere il pagamento mensile di 15 dollari, con un modello di revenue sharing al 30% con i creatori di contenuti di terze parti. Considerando l’elevata user-base di Apple, il gruppo potrebbe raggiungere potenzialmente i 13.5 miliardi in guadagni, rimanendo però ancora molto lontano da competitor di punta come Netflix.

Secondo O’Shea, tuttavia, Apple si trova ad affrontare delle sfide difficili da superare. Innanzitutto, la concorrenza si fa sempre più agguerrita: oltre a Netflix, Hulu e Amazon Prime Video, nuovi attori stanno per sbarcare sul mercato, tra cui Disney+ e NBCUniversal. Ancora, la spesa di Apple per la produzione di serie autoctone è ancora decisamente ridotta rispetto ai competitor e, di conseguenza, il gruppo potrebbe aver bisogno di titoli di terze parti per arricchire il catalogo: con un revenue sharing al 30%, tuttavia, potrebbe allontanare le case di produzione televisiva.

Infine, considerando come Netflix disponga già di oltre 139 milioni di abbonati in tutto il mondo, potrebbero volerci diversi anni prima di raggiungere simili risultati, forse addirittura fino al 2023. Non resta che attendere il 25 marzo, di conseguenza, per comprendere quali siano le strategie che il gruppo di Cupertino ha deciso di adottare per il proprio servizio di streaming.

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