Symantec e Polizia di Stato: uniti contro il crimine

Polizia di Stato e Symantec hanno firmato una collaborazione triennale per una guerra congiunta al crimine informatico
Polizia di Stato e Symantec hanno firmato una collaborazione triennale per una guerra congiunta al crimine informatico

Polizia di Stato e Symantec, unite per la lotta al crimine informatico: la collaborazione è stata comunicata direttamente dalla Polizia di Stato nella forma di una convenzione di durata triennale avente come obiettivo primario il contrasto agli attacchi informatici nei confronti delle infrastrutture critiche nazionali.

«Dal punto di vista operativo», spiega il comunicato ufficiale diramato, «si tratta di iniziative congiunte di approfondimento, formazione e interscambio di esperienze sulla sicurezza informatica e sull’utilizzo corretto delle risorse tecnologiche». La polizia segnala infatti un crescente pericolo contro il quale gli organi di controllo non si sentono più in grado di operare da soli. I numeri delle attività di repressione già portate avanti nel 2010 rendono evidente la dimensione del problema: «Nel primi mesi del 2010 la polizia postale ha denunciato 819 persone per reati in materia di e-commerce e ne ha arrestate 37. Il numero delle persone denunciate per hacking è pari a 2913 con 76 arrestati, e quelli per reati pedopornografici è pari a 475 denunciati con 51 arrestati. Inoltre, sono state arrestate 3 persone per terrorismo condotto con mezzi informatici e denunciate 69 per lo stesso reato. Da gennaio a settembre 2010, il commissariato online della polizia Postale ha ricevuto 757 segnalazioni, 189 denunce e 565 richieste di informazioni per fatti relativi alla rete internet».

La collaborazione con Symantec dovrebbe consentire alla Polizia di concentrare meglio le proprie risorse ed i propri interventi, organizzando con maggior logistica la propria attività sul territorio grazie ad una maggior disponibilità di informazioni ed esperienze sul tema da parte di un gruppo che si occupa quotidianamente di sicurezza su larga scala.

Repressione, controllo, azione, ma anche prevenzione: una serie di video informativi sono infatti stati predisposti per meglio informare gli utenti e sono stati pubblicati sul canale ufficiale della Polizia Postale su YouTube:

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=zkw4z0p53JU[/youtube]

Oscar Fioriolli spiega l’accordo dal punto di vista della Polizia: «L’accordo rientra nel modello di sicurezza partecipata, nel quale la sinergia pubblico/privato può essere un’arma vincente da utilizzare per combattere questo crimine emergente». Marco Riboli, general manager Symantec, delinea invece il raggio d’azione dell’attività in essere: «Oggi gli utenti trascorrono sempre più tempo connessi alla rete, sia a casa sia in azienda, ed evidentemente sono più esposti al rischio di cadere vittime delle minacce informatiche. Sono soprattutto le informazioni personali ad essere prese di mira dai cyber criminali, che sviluppano modalità di attacco sempre più sofisticate e complesse. Per informare gli utenti sui rischi che corrono quando navigano online ed educarli a prevenirli, è pertanto necessario diffondere una cultura della sicurezza informatica e adottare approcci e iniziative di sensibilizzazione all’uso corretto di Internet. Con la firma del protocollo d’intesa, Symantec intende impegnarsi con la polizia postale a garantire la protezione dagli attacchi informatici e la sicurezza degli utenti».

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