Tanti piccoli problemi per Leopard

Leopard non è un aggiornamento indolore come fu Tiger o Panther.

Leopard è tutto a 64 bit e porta con sé numerosissimi cambiamenti rispetto al suo predecessore, forse è questa la causa di tante incompatibilità.

A giudicare dai commenti degli utenti sembra che l’opzione migliore per il passaggio al nuovo system sia “archivia e installa”.

L’aggiornamento, infatti, sembrerebbe creare numerosi problemi a causa dei programmi di terze parti, mentre “l’inizializza e installa”, per ovvi motivi (la formattazione) obbliga a un backup.

Alcuni utenti hanno problemi con Skype che parte solo una volta e che, una volta richiuso, non si riapre più se non reinstallandolo.

Altri utenti hanno avuto problemi con la connessione a reti wifi con password con più di 8 caratteri, ma per loro Apple ha già rilasciato un update.

Alcuni siti hanno inoltre segnalato che il firewall di Leopard non sarebbe sicuro perchè se gli si chiede di bloccare tutte le connessioni in ingresso, il blocco non avviene.

In realtà sembra che le cose non siano però chiarissime. Sembra infatti che il mancato blocco da parte del firewall sia un comportamento previsto. Questa scelta, se confermata, sarebbe poco chiara e comunque discutibile.

Un altro problema riguarda anche Java. Sembra infatti che ci sia una incompatibilità tra Leopard e Java 1.6. Applicazioni e applet Java sviluppati per questa versione (l’ultima) avrebbero grosse difficoltà a funzionare sulla nuova versione di Leopard. Il bug è davvero inaspettato considerando che l’ultima versione di Java è disponibile da quasi un anno.

Infine tanti programmi sono attualmente incompatibili con Leopard. Nelle prossime settimane/mesi usciranno le patch delle ultime versioni dei programmi, ma per le versioni precedenti nella maggior parte dei casi l’unica soluzione sarà rimanere su Tiger.

A memoria solo con MacOS9 si avevano così tanti problemi. Allora il disagio era causato dall’adattamento ai profondi cambiamenti che stavano portando a MacOSX e a Classic.

Oggi tutta questa incompatibilità sembra poco motivata, ma forse Jobs ha qualcosa in serbo che potrà consolarci nei prossimi mesi. O forse l’aumento di mercato di Apple sta creando confusione alla casa di Cupertino…

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