Tornano le girls in tech

Startupper e donna? Fino al 25 febbraio è possibile iscriversi a Girls in Tech, il network che aiuta a dare visibilità, per sé stesse e le altre.
Startupper e donna? Fino al 25 febbraio è possibile iscriversi a Girls in Tech, il network che aiuta a dare visibilità, per sé stesse e le altre.

Dopo il grande successo riscosso lo scorso anno dalla prima riunione ufficiale, che ha dato un volto e un nome a ben 60 giovani imprenditrici della tech industry italiana, tornano le Girls in Tech Italy, che lanciano sul web una nuova sfida intitolato “Avanti le prossime!”.

La call è stata appena aperta sul sito internet ufficiale. Una selezione che quest’anno permetterà alle dirette interessate di autocandidarsi attraverso il form apposito. Le iscrizioni chiudono il 25 febbraio. Girls in Tech intende dare visibilità a giovani donne che hanno fondato o cofondato una startup tecnologica in diversi ambiti: mobile, biotech, design, gaming, moda. Molti settori nei quali non mancano storie di particolare successo, magari startuppare che vivono e lavorano in giro per il mondo, nelle principali startup-city a partire dalla Silicon Valley.

Lo scorso anno la presentazione della lista su slideshare ha ottenuto oltre 31 mila visualizzazioni, scatenando l’interesse attorno al lato rosa delle startup. Molte di queste giovani donne hanno studiato all’estero e sono ritornate in Italia per realizzare la propria idea: tra queste si contano manager, creative, sviluppatrici, ingegneri, un mondo di competenze che Girls in Tech ha raggruppato organizzando workshop, formazioni sul campo sui temi del digitale, seguendo l’esempio di empowerment alla base del network globale nato negli USA nel 2007, con 37 capitoli attivi in tutto il mondo e più di 17 mila membri.

Una sezione speciale del blog, assolutamente da leggere, è quella dedicata alle “Avventure delle girls in tech”: un divertente storytelling online sulle vicende di queste ragazze, dove si conoscono meglio le loro passioni, le emozioni più sincere come la paura di non farcela, il viaggio, i colloqui di lavoro all’estero, le chance dell’estero e la frustrazione per la situazione italiana, la fatica degli studi, ma soprattutto c’è tutta l’energia delle giovani donne alle prese con l’innovazione dal punto di vista che meritano. Quello di protagoniste.

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