Usa, il voto sarà elettronico e non sarà sicuro

Diverse ricerche universitarie condotte da istituti diversi giungono alla medesima conclusione, ovvero che i sistemi di voto elettronico statunitensi non sono del tutto sicuri. È possibile inserirsi nel sistema e falsare le votazioni
Diverse ricerche universitarie condotte da istituti diversi giungono alla medesima conclusione, ovvero che i sistemi di voto elettronico statunitensi non sono del tutto sicuri. È possibile inserirsi nel sistema e falsare le votazioni

Alle prossime elezioni statunitensi in molti stati (un quarto del totale) si voterà elettronicamente nonostante sia ufficiale che simili sistemi sono fallati. «L’importante è sperimentare» sembra possa essere il motto della tornata elettorale, ma in realtà la verità è che ci si è spinti troppo oltre per tornare indietro e dunque ora misure drastiche e grottesche sono state messe a punto per evitare di falsare irrimediabilmente le elezioni.

I voti saranno anche contati a mano. In buona sostanza l’idea è che, dato che non si può avere la certezza che le macchine per il voto non vengano bucate, il sistema (almeno per ora) sarà doppio: analogico e digitale. Anche perchè sono già stati spesi miliardi di dollari per i sistemi di voto elettronici e non ve ne sono altri per porre rimedio.

L’annuncio l’ha dato David Wagner, professore di informatica all’università di Berkley, che ha condotto uno studio sull’affidabilità dei tre principali sistemi di voto elettronico. Il risultato è stato che ogni sistema presenta dei seri problemi di sicurezza che potrebbero consentire a qualcuno di intromettersi e controllare l’esito delle macchine. I problemi secondo Wagner sono strutturali, tecnici e di architettura simili a quelli riscontrabili nei software commerciali che non sono pensati con un occhio alla sicurezza.

Stessa conclusione è quella cui sono arrivati altri studi universitari condotti più o meno nel medesimo periodo, alcuni addirittura arrivando ad affermare che non si dovrebbero mettere a punto sistemi elettronici per il voto ma affidarsi sempre alla carta. Il sistema più lodato dagli informatici infatti rimane quello californiano, dove il conteggio è automatico ma basato su schede cartacee e solo in alcuni distretti a campione viene fatta una verifica manuale.

Eppure sembra che le verifiche manuali non saranno possibili in tutti gli stati. Non tutti infatti sono attrezzati per il caso, anche tra quelli in cui il voto è cartaceo. E in molti altri stati, tra cui quello tristemente noto della Florida (la memoria torna all’ultima tornata elettorale), le autorità comunicano che non sono nemmeno autorizzati a fare un riconteggio delle schede.

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