Wikitalia, anche l'Italia abbracci l'Open Gov

Sindaci 2.0, sviluppatori di software open, cittadini che pretendono trasparenza dalle amministrazioni: per farli incontrare è nata Wikitalia.
Sindaci 2.0, sviluppatori di software open, cittadini che pretendono trasparenza dalle amministrazioni: per farli incontrare è nata Wikitalia.

«Siamo convinti che Internet possa abilitare nuove forme di collaborazione tra istituzioni e cittadini». È questo l’obiettivo dichiarato di Wikitalia, in bella mostra sulla homepage del progetto. Sul Web italiano nasce oggi una piattaforma pensata per i sindaci 2.0 e gli sviluppatori di software open per le pubbliche amministrazioni, progetto che si fa carico peraltro di un nuovo modo di pensare la democrazia e la natura del rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione.

Tutto ciò affonda le radici nell’Open Government e, sulla scorta di quanto realizzato con successo in Gran Bretagna con MySociety, la piattaforma tutta italiana vorrebbe inaugurare una nuova era della sempre faticosa opera di trasparenza delle realtà comunali. Le realtà amministrative più vicine ai cittadini che sentono come doveroso l’uso virtuoso delle risorse informatiche open per gestire al meglio la cosa pubblica col massimo risparmio, dovrebbero quindi essere il punto di partenza su cui costruire un nuovo modo di rapportarsi al paese, all’amministrazione della cosa pubblica ed alla costruzione di un rapporto partecipativo più dinamico.

La bella politica appartiene a tutti noi.
non è di chi ci governa.
Abbiamo scelto di farci rappresentare,
non di farci comandare.
Sappiamo che insieme, tutti quanti insieme,
valiamo molto più che da soli.
Non vogliamo governare. Ma partecipare.

Firenze, Torino e Matera sono le prime città che si apprestano a sperimentare alcuni applicativi, ma ovviamente Wikitalia si aspetta di registrare molte altre adesioni. Tra i trenta promotori troviamo il presidente dell’associazione italiana per l’Open Government Ernesto Belisario, Vittorio Alvino (openpolis), Juan Carlos de Martin (professore ed editorialista de La Stampa), Andrea di Benedetto, Mauro Lattuada (fondatore di Green Geek), e molti altri fra cui esperti di open source, politici, imprenditori, giornalisti (l’ex direttore di Wired Riccardo Luna), avvocati (tra i quali Guido Scorza, noto per le sue battaglie contro i progetti di legge restrittivi di Internet in più occasioni presentati dal governo).

Siamo un gruppo di cittadini convinti che Internet possa abilitare nuove forme di collaborazione tra istituzioni e cittadini. Esse consentono di mobilitare l’intelligenza collettiva delle comunità civiche e incalanarla verso fini comuni: questo, a sua volta, accresce di molto la capacità di governo amministrazioni in una società complessa, e dà una nuova freschezza alla partecipazione democratica, rigenerandola. Ci impegniamo a costruire un centro di classe mondiale per la progettazione e l’attuazione di tecniche di governance collaborativa.

La proposta è di per sé semplice. Wikitalia presenta una suite di applicazioni per le diverse necessità dei Comuni, tutte accomunate da strumenti atti a migliorare la collaborazione coi cittadini: si va dall’open data ai meccanismi di decisione collettiva. Applicazioni indipendenti e modulari, alcune delle quali importate dai loro creatori nella piattaforma, come Decoro Urbano, il social network di segnalazione via smartphone di situazioni di degrado.

Per partecipare, basta compilare l’apposito form (che riempie di default i dati se si ha un account Facebook) e iscriversi. Ai sindaci viene suggerito di scrivere una mail di candidatura.

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