Xbox One, ritorna il Family Sharing?

Microsoft potrebbe ripristinare la funzionalità che permette agli utenti di condividere la libreria dei giochi su Xbox One tra i membri della famiglia.
Microsoft potrebbe ripristinare la funzionalità che permette agli utenti di condividere la libreria dei giochi su Xbox One tra i membri della famiglia.

Dopo le numerose critiche ricevute, circa un mese fa Microsoft ha deciso di eliminare l’obbligo di una connessione ogni 24 ore e di permettere il libero scambio dei giochi tra utenti della futura Xbox One. Questa scelta comporta però la perdita di una delle feature più interessanti, ovvero il Family Sharing. Ciò ha portato all’avvio di una petizione, con la quale gli utenti chiedono il ripristino di tutte le funzionalità annunciate all’E3 di Los Angeles, tra cui appunto quella che consente la condivisione della propria libreria digitale. Ebbene, sembra che la richiesta verrà accontentata dall’azienda di Redmond.

Durante un’intervista rilasciata al sito IGN, il chief product officer di Xbox One Marc Whitten, ha ammesso che Microsoft ha fatto parecchi “errori di comunicazione” e la petizione ne è la prova evidente:

Dobbiamo parlare di più e far capire alle persone la natura del nostro sistema. La cosa molto gratificante è che le persone sono attratte dal tipo di funzionalità possibili ed è colpa nostra se non abbiamo fatto un buon lavoro per far comprendere alla gente qual’è la direzione verso cui puntiamo.

Whitten ha spiegato che Microsoft ha progettato la Xbox One come un “ponte” tra le funzionalità attuali e quelle future basate principalmente sul cloud. L’azienda aveva aggiunto più scelte per gli utenti, quindi ora è comprensibile la richiesta di ripristinare il Family Sharing. La feature è stata rimossa per consentire l’utilizzo della console senza connessione e il prestito, la vendita e il noleggio dei giochi usati. Whitten parla di scelta di tipo ingegneristico, ma non significa che la condivisione della libreria tra i familiari non possa tornare in futuro.

Nel caso in cui accadesse, Microsoft garantisce che non ci sarà nessun blocco regionale. Chiaramente i publisher avranno la facoltà di decidere se concedere o meno la licenza dei giochi solo per alcuni paesi, ma sicurmente la software house di Redmond non porrà nessun vincolo.

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