Yahoo Meme impara il cinese

Yahoo ha da poco rilasciato una versione localizzata in cinese della propria piattaforma per il microblogging. La nuova edizione potrebbe attirare un maggior numero di utenti nell'area asiatica, ma dovrà confrontarsi con la censura del governo di Pechino
Yahoo ha da poco rilasciato una versione localizzata in cinese della propria piattaforma per il microblogging. La nuova edizione potrebbe attirare un maggior numero di utenti nell'area asiatica, ma dovrà confrontarsi con la censura del governo di Pechino

Mentre Twitter adotta l’italiano, il servizio per il microblogging Yahoo Meme ha da poco dato il via a una nuova versione realizzata completamente in cinese (caratteri cinesi tradizionali). L’iniziativa è tesa ad ampliare l’attuale bacino di utenti della piattaforma sul fronte asiatico, ma è indirizzata solo parzialmente alla Cina. L’insieme dei caratteri cinesi tradizionali è adottato nelle aree di Hong Kong, Macao e Taiwan, mentre è ormai meno diffuso nella Cina continentale dove il governo di Pechino da tempo preme per l’adozione dei caratteri in forma semplice.

Al momento il grande paese asiatico non è dunque il principale obiettivo di Yahoo, ma la capacità di una buona percentuale della popolazione cinese di comprendere i caratteri tradizionali potrebbe comunque consentire al servizio di conquistare nuovi utenti anche in Cina. Stando alle ultime stime governative, circa 120 milioni di cinesi sono iscritti a uno o più social network per rimanere in contatto con parenti, amici e conoscenti. Un numero molto alto, che testimonia il particolare interesse per la comunicazione online nonostante le pesanti censure messe in atto dalle autorità di Pechino.

I servizi offerti da Yahoo non sembrano essere esenti dalle limitazioni governative. Meme risulta essere inaccessibile dai computer di Pechino come numerose altre piattaforme per il microblogging spesso veicolo del dissenso dei cittadini e dunque ritenute pericolose dal governo cinese. Nel corso degli ultimi mesi, l’accesso a Twitter e a Facebook è stato limitato in numerose occasioni adducendo motivazioni legate alla sicurezza nazionale e dei cittadini. Una strategia adottata sistematicamente online dalle autorità di Pechino per limitare l’accesso alla Rete e per mettere a tacere i dissidenti.

Secondo quanto riportato dalla testata online PcWorld, la versione cinese di Meme sarebbe stata curata direttamente da Yahoo e non da China Yahoo, divisione controllata dalla società specializzata in ecommerce Alibaba Group. La piattaforma per il microblogging è del resto gestita direttamente da Sunnyvale e la nuova localizzazione per l’area asiatica rientra dunque in una strategia su scala globale per accrescere il successo di Meme, sistema ancora poco diffuso e sostanzialmente in concorrenza con Twitter.

Oltre alla versione “standard” in inglese, il servizio fornito da Yahoo è disponibile anche in lingua indonesiana, in spagnolo e in portoghese. L’obiettivo non sono dunque i soli paesi asiatici, ma anche il crescente bacino di utenti Internet dell’America del Sud che hanno già decretato il successo di alcuni social network come Orkut di Google. Una strategia analoga fu inizialmente seguita anche da Twitter, ora indirizzato verso l’adozione di un maggior numero di versioni localizzate per rispondere meglio alle istanze degli utenti e consolidare la propria utenza.

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