Google continua lo shopping: acquistata ReMail

Google continua lo shopping: acquistata ReMail

Prosegue incessante la campagna di acquisizioni di Google che mira a rafforzare il know-how del gruppo in quei settori finora poco esplorati, assorbendo competenze e strutture di aziende, più o meno grandi, operanti già in alcuni specifici ambiti.

Dopo l’annuncio dell’acquisizione di Aardwark, il motore di ricerca social che BigG ha fatto suo non più di una decina di giorni fa, ecco arrivare quindi un’altra significativa mossa: l’acquisto di reMail.

reMail è una software house famosa per lo sviluppo di un’applicazione funzionante su iPhone e iPod Touch per la gestione della posta elettronica sui device di Apple, aspetto che deve aver convinto Google all’acquisto con lo scopo di integrare le conoscenze della piccola azienda per future implementazioni sul suo servizio di posta, GMail, o anche sul suo sistema operativo opensource per dispositivi mobili Android.

Ad annunciare e a descrivere l’acquisizione è stato lo stesso Gabor Cselle, fondatore e CEO della piccola azienda:

Sono felice di annunciare che Google ha acquisito reMail. Entrerò a far parte di Google a Mountain View come product manager del team di GMail. La mia ossessione per le email è iniziata presso GMail come sviluppatore nel 2004, e sono entusiasta di tornare in un luogo dove troverò tanti volti familiari. L’obiettivo di reMail era quello di ripensare la gestione delle email su dispositivo mobile, e sono fiero di aver creato con i miei collaboratori un prodotto che così tanti utenti trovano utile.

Un ritorno al passato per Cselle, un’altra arma in più per fronteggiare la sempre più agguerrita concorrenza, invece, per Google. Tra i primi frutti dell’accordo vi sarà infatti, a quanto si apprende, il ritiro di reMail da App Store, con le applicazioni già in circolazione che continueranno a funzionare, anche se il supporto cesserà di essere fornito alla fine del prossimo mese.

Non sono state rese note le cifre dell’accordo, ma che quel che più interessa gli osservatori è capire come quest’altro acquisto si inserirà in quello scacchiere che vede i grandi colossi IT fronteggiarsi in campo aperto, e su più fronti, senza esclusione di colpi… sperando che i frutti siano anche a vantaggio degli utenti.

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