La Nikon 1 V1 alla prova pratica

Con la 1 V1, Nikon ha presentato il nuovo sistema fotografico mirrorless che punta a essere il più leggero, compatto e veloce al mondo. L'abbiamo testata e...
Con la 1 V1, Nikon ha presentato il nuovo sistema fotografico mirrorless che punta a essere il più leggero, compatto e veloce al mondo. L'abbiamo testata e...

Con la 1 V1, l’obiettivo di Nikon è particolarmente ambizioso, entrare nell’effervescente mercato mirrorless da protagonista, ma da uno dei due produttori leader al mondo nel settore della fotografia non ci si poteva aspettare altrimenti.

Ormai il settore delle mirrorless, o EVIL (electronic viewfinder interchangeable lens) o ancora ILC (interchangeable lens camera), a obiettivi intercambiabili è avviato sulla via della piena maturazione, passando da una piattaforma tecnologica “solo” interessante per “smanettoni” e/o fotografi evoluti, a una categoria mainstream. I numeri di vendita in Giappone e negli Stati Uniti sono confortanti, con quote di mercato decisamente superiori al 10% e in continua crescita.

Sony, Olympus, Panasonic e Samsung hanno costruito ognuna il proprio sistema, con la prima a guidare per innovazione tecnologica, prestazioni consistenti e credibili, e anche per quanto riguarda il design. Finalmente, anche Nikon ha deciso di mostrare la sua alternativa, la Nikon 1 V1 per l’appunto, in attesa che l’ultimo grande player, Canon, faccia la sua mossa.

Il risultato è il sistema Nikon 1, composto inizialmente dai modelli top di gamma V1 ed entry-level J1, che sfoggia alcune armi affilate: un sistema di autofocus (a contrasto e rilevamento di fase) e scatto continuo rapidissimi (fino a 60 frame il secondo), modalità di ripresa innovative (Snapshot e Smart Photo Selector), obiettivi 1 Nikkor completamente riprogettati (10, VR 10-30, VR 10-100 e VR 30-110) e una completa serie di accessori (flash e modulo GPS).

Il sistema Nikon 1 è costruito intorno al nuovo sensore CX: CMOS da 13,2×8,8 mm (circa un terzo della superfice del sensore DX usato nelle reflex tradizionali Nikon), con fattore di crop a circa 2,7x, risoluzione da 10,1 megapixel, ISO da 10 a 3.200 con estensione sino a 6.400, assistito da un processore Expeed 3 per l’elaborazione delle immagini.

Durante la presentazione organizzata a Milano in contemporanea mondiale, abbiamo assaggiato sia la J1 sia la Nikon 1 V1. Le due fotocamere che Nikon ha lanciato inizialmente sono molto simili nelle dimensioni, e condividono lo stesso sensore e molte caratteristiche chiave.

La Nikon 1 V1, rispetto a J1, integra un’eccellente mirino elettronico, uno schermo LCD luminoso da 921.000 punti (circa il doppio della J1), una slitta per flash e accessori come il modulo GPS opzionale, un flash pop-up più capace, un otturatore meccanico al posto di uno elettronico, sincro flash a 1/250 invece che limitato a 1/60, costruzione più leggera in lega di alluminio/magnesio invece che in solo alluminio. Nella galleria sottostante, potete vedere alcune foto di prova scatate durante evento con la V1).

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Il primo aspetto che colpisce della Nikon 1 V1 è l’inedita dimensione del sensore CX. Tre sono stati i fattori presi in considerazione da Nikon: qualità delle immagini, reattività e facilità d’uso in termini di portabilità. È pur vero che l’attenzione rischia di focalizzarsi sulle dimensioni relativamente ridotte di questo sensore rispetto alla concorrenza, ma non bisogna lasciarsi ingannare, visti i consistenti contenuti tecnologici che Nikon ha “compresso” dentro il sistema Nikon 1 V1.

Così come bisogna tenere presente che l’assenza della ghiera di selezione delle modalità di scatto tradizionali PASM – program, priorità apertura o tempi, manuale – è dovuta all’utenza cui è destinato il sistema 1: non è certamente concepito per diventare una seconda fotocamera per gli utenti reflex, piuttosto come un’alternativa per chi è intimidito dalla complessità e dalle dimensioni percepite delle reflex e cerca, quindi, un upgrade delle proprie compatte, puntando sempre alle dimensioni contenute, affiancate dall’estrema facilità d’uso e da un ottimo compromesso tra velocità operativa e qualità delle immagini.

Entrando nell’ordine delle idee di questa utenza, possiamo dire che Nikon ha colpito nel segno, ricordandosi di integrare le modalità PASM nel menu della Nikon 1 V1, opzione gradita dai fotoamatori evoluti in su. Tornando al fatidico selettore delle modalità d’esposizione, non è stato eliminato, semplicemente riduce la scelta a Motion Snapshot, Smart Photo Selector, Still (solo scatto) e Movie (solo video).

La Nikon 1 V1 mostra subito gli attributi con una straordinaria velocità di ripresa: le immagini a piena risoluzione possono essere scattate a 60 fps così da sfruttare a dovere soprattutto l’innovativa modalità Snapshot. Si tratta di una fase di registrazione che parte dalla messa a fuoco e termina con lo scatto vero e proprio, registrando 60 fotogrammi per un secondo, per una clip reale da 2,5″ in slow motion.

Inoltre, dalla prima pressione sul pulsante di scatto, viene archiviato anche un filmato di sette secondi e mezzo; a entrambi è associata una base musicale scelta dall’utente tra quelle disponibili, così da avere un ricordo della situazione in cui ci troviamo, non solo fotografico ma anche filmato.

La raffica vera e propria, invece, si ferma a 10 fotogrammi il secondo, lavorando in combinazione con la messa a fuoco continua per i migliori risultati.

La messa a fuoco nella Nikon 1 V1 è un sistema ibridom, che impiega sia il rilevamento di fase sia il metodo a contrasto, rispettivamente a 73 e 135 punti, con la fotocamera che sceglie automaticamente quello che ritiene più appropriato, secondo le condizioni di ripresa, per un risultato veloce e preciso che promette di essere superiore a qualsiasi fotocamera Nikon, comprese le reflex top di gamma.

Reattività e precisione della messa a fuoco e velocità dello scatto sono supportati dal succitato nuovo processore d’immagine Expeed 3, con una capacità d’elaborazione di 600 Mp/s, indispensabile per gestire sia la modalità Snapshot descritta poco sopra, sia quella denominata Smart Photo Selector: scatta una raffica di 20 immagini in un secondo a 30 fps, scegliendo, secondo una base di algoritmi predefiniti, i cinque fotogrammi migliori, proposti all’utente nella fase di review, con la possibilità di scegliere comunque la preferita da salvare definitivamente.

Il processore grafico, insieme al sensore CX, permette di implementare anche una funzionalità video di tutto rispetto, con registrazione di filmati Full HD a 60i o 30p, potendo contemporaneamente catturare fotografie alla massima risoluzione premendo il pulsante di scatto senza interromperla.

Il sistema AF a rilevamento di fase aiuta anche nella registrazione di video, con la possibilità di seguire soggetti in movimento durante la ripresa.

La Nikon 1 V1 provata montava un’ottica VR 10-30 (equivalente 27-81 mm), un capace zoom grandangolo stabilizzato con il nuovo sistema di lenti chiamato 1 Nikkor. L’estetica è moderna ed essenziale, al pari del corpo principale, la comunicazione tra l’obiettivo e la fotocamera è completamente elettronico, con baionetta dedicata 1-mount. Su questo grandangolo troviamo anche un pulsante di blocco della ghiera dello zoom (presente anche sul 30-100 mm), che serve anche a riattivare la macchina dopo che è entrata in stand-by o ad accenderla se è stata spenta.

La Nikon 1 V1 ci ha colpito positivamente. La filosofia dietro al sistema 1 è chiara: produrre immagini e clip video di qualità con l’utente che deve preoccuparsi solo di selezionare la modalità di ripresa preferita, mettere a fuoco e premere a fondo il pulsante di scatto. Al resto pensa la fotocamera. In tal senso il sistema 1 di Nikon funziona, anche per la grande maneggevolezza e il design elegante.

Detto ciò, è chiaro che il fotoamatore evoluto storcerà il naso di fronte all’assenza di controlli diretti e completi sull’esposizione e sulla qualità delle immagini. Il nostro primo approccio è avvenuto in un ambiente chiuso, con condizioni di luci miste – illuminazione naturale e artificiale – con risultati soddisfacenti anche a sensibilità elevata per rapporto segnale/rumore (sorprendenti i jpg a 3.200 ISO, segno che il processore grafico lavora a dovere anche in questo frangente).

Resta da provare a fondo la macchina, soprattutto in situazioni outdoor, sia panorami sia scene d’azione, per esempio sport o animali in movimento. Se dovesse produrre buoni risultati anche qui, allora la Nikon 1 V1 potrebbe diventare realmente la prima scelta come fotocamera da “famiglia”, per chi desidera fissare i propri ricordi o vacanze in immagini fisse o in movimento e non ha interesse a conoscere e padroneggiare tutte le funzioni di una moderna fotocamera digitale a lenti intercambiabili.

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