Il grande cestino della spesa di Google

57 nuove aziende acquisite, oltre 1,4 miliardi di dollari spesi: è questo il bilancio di Google in un 2011 che deve ancora volgere al termine.
57 nuove aziende acquisite, oltre 1,4 miliardi di dollari spesi: è questo il bilancio di Google in un 2011 che deve ancora volgere al termine.

Un nuovo record è stato raggiunto in quel di Mountain View. Secondo quanto dichiarato alla Security and Exchange Commission, infatti, Google ha acquisito dall’inizio dell’anno ad oggi ben 57 diverse aziende, 9 in più rispetto al totale registrato alla fine dello scorso anno, precedente record del colosso delle ricerche. La spesa totale, a quanto pare, ammonterebbe ad oltre 1,4 miliardi di dollari.

A far lievitare la somma complessiva, però, sarebbero tre acquisti in particolare, la cui somma raggiunge da sola quota 941 milioni di dollari. Di questi, 676 milioni sono stati utilizzati per mettere le mani sulle tecnologie di ITA Software, le quali rappresentano le basi del servizio legato al mondo dei viaggi recentemente avviato ed ancora in fase sperimentale; 151 milioni sono stati investiti in Zagat, gruppo operante nel mondo delle recensioni di ristoranti; 114 milioni, infine, rappresenta la cifra sborsata per portare a casa ogni diritto su Daily Deals.

Il record del 2011 batte dunque quello del 2010 sia in termini di numero totale delle acquisizione che economici. Quest’ultimo punto, però, sarà presto sorpassato da un nuovo record: sebbene annunciata nel corso del mese di agosto, infatti, l’acquisizione del comparto mobile di Motorola per una cifra superiore ai 12 miliardi di dollari entrerà a bilancio solamente nel 2012, il quale sarà con ogni probabilità l’anno in cui la società di Mountain View avrà speso la cifra più alta nella propria storia per acquisire gruppi esterni.

Il 2011, insomma, è stato per Google un anno ricco di nuovi arrivi: per festeggiare l’arrivo dell’anno venturo, però, mancano oltre due mesi, durante i quali la lista della spesa del colosso delle ricerche potrebbe allungarsi ulteriormente, con un carrello sempre più ricco di nomi in grado di stuzzicare l’interesse dei vertici di Mountain View.

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