Google H840, un successore per Nexus Q?

Compare sul sito della FCC un nuovo media player targato Google: potrebbe trattarsi del successore per il Nexus Q presentato e abbandonato lo scorso anno.
Compare sul sito della FCC un nuovo media player targato Google: potrebbe trattarsi del successore per il Nexus Q presentato e abbandonato lo scorso anno.

Al Google I/O 2013 della scorsa settimana non sono stati fatti annunci riguardanti Nexus Q, il dispositivo presentato lo scorso anno e dedicato all’intrattenimento multimediale, mai giunto sul mercato in seguito alla decisione presa dal gruppo di Mountain View di mettere in standby il progetto. Se ne è parlato solamente quando, nella nuova versione dell’app Play Music, si è notata la scomparsa del supporto al prodotto. L’azienda potrebbe dunque averlo definitivamente abbandonato.

Dalla documentazione firmata FCC emergono però informazioni sul nuovo H840 Device, identificato con il modello H2G2-42 e da attribuire proprio a bigG. La società ha chiesto alla commissione di mantenere per il momento riservate le immagini e le specifiche tecniche, ma questo non ha impedito a qualche dettaglio di trapelare. Si è infatti venuti a conoscenza del fatto che durante il test è stato utilizzato un monitor Dell da 24 pollici e che il prodotto necessita di alimentazione esterna: le due indicazioni confermano che non si tratta di uno smartphone o di un tablet. Presenti anche un modulo WiFi (a/b/g/n) per la connessione a Internet e una porta USB, con tutta probabilità dedicata alla lettura di file multimediali da un archivio esterno.

È ancora troppo poco per stabilire quali siano i piani di Google in questo ambito. Il team di ingegneri di Moutain View potrebbe però aver imparato dagli errori commessi in passato con Nexus Q, dunque l’arrivo di un nuovo dispositivo con finalità simili non è da escludere. In tal caso, sarebbe quasi certo il supporto a All Access, la nuova “radio 2.0” presentata dal motore di ricerca sul palco del Moscone Center, che entra in diretta competizione con realtà come Spotify o Rdio per l’ascolto di musica in streaming con stazioni personalizzate, generate in base ai gusti dei singoli utenti.

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