Uno smartphone super sicuro per Donald Trump

Con l'insediamento alla Casa Bianca, il nuovo presidente USA dovrà abbandonare il suo telefono per un dispositivo decisamente meno smart, ma più sicuro.
Uno smartphone super sicuro per Donald Trump
Con l'insediamento alla Casa Bianca, il nuovo presidente USA dovrà abbandonare il suo telefono per un dispositivo decisamente meno smart, ma più sicuro.

Tra poche ore andrà in scena l’insediamento ufficiale di Donald Trump alla Casa Bianca. Un evento di risonanza mondiale, che ha già fatto parecchio parlare si sé, anche per via di alcuni illustri rifiuti a partecipare da parte di cantanti e musicisti italiani. Il 45esimo Presidente degli Stati Uniti sostituirà Barack Obama nello Studio Ovale e, così come il suo predecessore, dovrà attenersi a rigidi protocolli relativi alla sicurezza, anche per quanto riguarda le comunicazioni. Ecco perché sarà costretto ad abbandonare il proprio smartphone Android personale (non è dato a sapere con precisione quale modello), almeno nei momenti in cui vestirà i panni dell’uomo più potente al mondo.

Al suo posto gliene verrà fornito un altro, definito dagli addetti ai lavori come “un dispositivo sicuro, criptato e approvato dai Servizi Segreti, con un numero che solo poche persone possiedono”. Sarà un telefono decisamente poco smart: niente possibilità di scattare o condividere fotografie, chiamate consentite solo verso alcuni contatti prestabiliti, divieto assoluto di scambiare SMS e pochissime applicazioni installate, solo quelle ufficialmente approvate da DISA (Defense Information Systems Agency). Si tratterà quasi certamente della stessa versione pesantemente modificata del Samsung Galaxy S4 già fornito a Obama, in sostituzione del suo BlackBerry.

La scelta è ricaduta su questo modello poiché al momento di selezionarne uno, il Galaxy S4 è risultato essere uno dei pochi device compatibili con i severi standard previsti da SIPRNet (l Secret Internet Protocol Router Network), la rete super protetta utilizzata dall’esercito statunitense.

Difficilmente questo andrà a influire sulla comunicazione social di Donald Trump, da sempre parecchio attivo su Twitter mediante il proprio account personale (di seguito un post condiviso solo poche ore fa). Rimane ancora da capire se, dopo l’insediamento, il tycoon sceglierà di ereditare anche il profilo @POTUS, al momento ancora associato al suo predecessore.

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