Niente appello per il processo Microsoft

Le aziende che avevano chiesto la revisione della sentenza antitrust non hanno fornito, secondo il giudice, motivazioni sufficienti.
Le aziende che avevano chiesto la revisione della sentenza antitrust non hanno fornito, secondo il giudice, motivazioni sufficienti.

Il giudice del caso Microsoft ha negato il diritto di alcune aziende informatiche a ricorrere contro la sentenza con la quale lo stesso giudice aveva dato il via libera all’accordo antitrust tra l’azienda di Redmond e il Dipartimento di Giustizia statunitense.

Colleen Kollar-Kotelly ha affermato che i querelanti non sono riusciti a giustificare la richiesta d’appello. Peraltro, il giudice ha specificato che essi potranno comunque avviare un procedimento autonomo nei confronti di Microsoft. Tra i querelanti figurano i nomi di Sun Microsystems e di AOL Time Warner.

Il processo antitrust che vedeva Microsoft imputata per abuso di posizione dominante nel mercato dei sistemi operativi e dei browser si è concluso il 31 ottobre, quando il giudice Colleen Kollar-Kotelly ha approvato l’accordo raggiunto un anno prima tra Microsoft e il Dipartimento di Giustizia statunitense per porre fine al procedimento iniziato nel 1998. In base all’accordo Microsoft si impegna a garantire uguali condizioni contrattuali a tutti i produttori di PC e a fare in modo che anche i software concorrenti siano pienamente compatibili con i suoi sistemi operativi.

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