Gli europei: no alla TV sul cellulare

Europei poco propensi a pagare per avere la TV sul cellulare.

È questo il risultato emerso da un recente sondaggio effettuato dall’Istituto Gartner secondo cui solo il 5% della popolazione europea sarebbe propensa a pagare per poter usufruire del servizio.

Questa percentuale sale al 20% solo nei paesi asiatici dove, evidentemente, il servizio è più economico.

Il dato preoccupa non poco i gestori di telefonia mobile di tutta Europa visti i grandi investimenti effettuati da gestori e produttori di telefonia mobile per realizzare la TV Mobile.

Questo nella speranza che ogni utente spenda in media circa 5 euro in più al mese e compensi il calo di utili derivante dal traffico voce.

In controtendenza sembrano essere gli altri servizi di entertainment (musica, giochi, contenuti per adulti) che da soli hanno fatturano 18,8 miliardi di dollari del 2006 e si stimano arriveranno a 38 miliardi nel 2011.

Ma allora perché questo divario? Quali le cause del flop della TV mobile?

Sinteticamente le probabili cause sono:

  • Costo telefonini ultima generazione
  • costo connessione per ricezione TV Mobile
  • mancanza di uniformità nello standard unico

Innanzitutto per utilizzare musica e giochi sul cellulare non bisogna cambiare il proprio device, cosa che invece chiunque non possegga un TVfonino è costretto a fare.

Nonostante le offerte di diversi operatori telefonici sui modelli di cellulari questi non vanno mai sotto una determinata soglia di prezzo e qualora dovessero scendere di prezzo ci sarebbe sempre l’ostacolo dei costi aggiuntivi.

Per quanto riguarda i costi per vedere la TV sul proprio telefonino l’utente deve valutare se spendere non pochi euro per vedersi la TV in uno schermo che per quanto grande sia non si può certo paragonare ad una vera e propria TV.

Si dovrebbe forse puntare a tariffe flat molto competitive.

Altro problema è la difficoltà degli operatori di adottare uno standard unico.

Conteso tra DMB (Digital Media Broadcasting) sviluppato e usato da Samsung e dall’ DVB-H (Digital Video Broadcasting ? Handheld) sostenuto da Nokia e Motorola il mercato sembra non decollare.

Solo recentemente l’Unione Europea sembra orientare il mercato verso lo standard DVB-H, ma l’appello non è stato recepito da nessuno.

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