Pentium, quando il nome conta

Sin dai suoi albori, l’informatica ha avuto una sua peculiarità. Nomi, sigle e quant’altro, tutto è una serie quasi indecifrabile di caratteri alfanumerici in sequenza.

Se questo per gli addetti ai lavori è una prassi normale, e ancora oggi utilizzata, per la gran parte delle persone, ricordare queste sigle potrebbe portare confusione. Difatti, fino a quando l’informatica non è uscita fuori dalla sua nicchia per portarsi al “grande popolo”, questo non era nemmeno un problema.

Dunque, siamo all’inizio degli anni ’90, precisamente nel 1992, quando Intel presenta la sua quinta evoluzione di processori ad architettura x86. Inizialmente si sarebbe dovuto chiamare i586, visto come continuazione rispetto al precedente i486 (anche conosciuto come 80486 o semplicemente 486), ma sorgeva un problema: in questi anni, l’informatica, come dicevamo, sta iniziando a farsi spazio nella vita di tutti i giorni e soprattutto iniziano ad affacciarsi più società sul mercato delle CPU compatibili con l’architettura x86. Un nome come i586 non è un potenziale marchio registrabile (o quantomeno Intel non è riuscita a convincere la corte di giustizia a registrarlo come marchio), cosa che le sarebbe servita ad inibirne l’uso da parte degli allora concorrenti come ad esempio AMD con il suo 5k86, poi divenuto K5, come Cyrix con i suoi 5×86, o come NexGen con la famiglia Nx586.

Quindi si pensa bene di creare un nome tutelabile e riconoscibile, e Intel si rivolge a una società specializzata, la Lexicon Branding (con la quale ha ancora rapporti: Atom è un loro frutto), al fine di creare un nome per questa nuova CPU.

Il nome scelto è di etimologia alquanto semplice: il cinque greco, “Pent-“, è chiuso dal latino “-ium”. Signori ecco a voi Pentium.

Dalla sua nascita, il brand Pentium conosce varie reincarnazioni dai Pentium MMX fino ai Pentium M, dai Pentium D ai meno conosciuti Pentium Overdrive, andando pure a identificare famiglie successive alla quinta. Nel settore mainstream, Intel introdurrà soltanto nel 2006 un nuovo brand per le sue CPU, con l’architettura Core e la successiva Core 2.

Dalla nascita di Pentium, si è fatto a gara per far nascere i brand più accattivanti da parte dei vari produttori, come ad esempio l’Athlon di casa AMD.

Evidentemente Intel ci ha visto molto lungo, considerando che da oltre 15 anni il marchio Pentium continua a invadere le scrivanie e i nostri PC, avendo conquistato per anni un’alta riconoscibilità del suo marchio anche in settori non attinenti all’hardware per PC.

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