FIFA 12: hands-on del nuovo motore fisico

Un motore fisico completamente rinnovato per uno dei titoli più attesi del 2011.
Un motore fisico completamente rinnovato per uno dei titoli più attesi del 2011.

Presso la sede milanese di Electronics Arts abbiamo provato una versione alpha di FIFA 12, la cui uscita è prevista fra circa cinque mesi. Si è trattata di un’occasione unica oltre che di una novità assoluta per questo titolo visto che mai è stata fatta vedere e provare una preview con tanto anticipo.

La roadmap di FIFA 12 prevede vari passi nell’implementazione dei vari mattoni del gioco: ora il team di sviluppo si sta concentrando alacremente sul gameplay, a seguire verrà curata la grafica nel dettaglio, per finire la giocabilità online e la modalità carriera.

Per l’hands-on di FIFA 12, abbiamo potuto giocare solo un’amichevole, ma comunque attraente essendo tra due squadre di assoluto rilievo nel panorama internazionale: Arsenal e Chelsea. In ogni caso la nostra prova in anteprima ci ha permesso di gustare alcune succose novità. Tante, infatti, sono le innovazioni e i miglioramenti, molti dei quali introdotti per rispondere direttamente ad alcune critiche mosse alle precedenti edizioni: pressing sui giocatori, fase difensiva, prospettiva di gioco e fisica del pallone.

Per questo, l’attenzione del team di sviluppo si è concentrata sul motore fisico Player Impact Engine, progettato nell’arco di due anni e pensato per aumentare il realismo della fisica in ogni interazione sul campo. In pratica l’Impact Engine di FIFA 12 elabora le decisioni in tempo reale in ogni punto di contatto sul corpo dei giocatori, così da creare un’infinita varietà di esiti in risposta alle collisioni tra gli stessi e, soprattutto, per il “comportamento” del pallone.

L’approccio al gioco in FIFA 12 è, dunque, concretamente più realistico, sia per il modo in cui i giocatori si affrontano per il possesso del pallone sia per come sono messi alla prova dal punto di vista fisico. Abbiamo notato che è calato l’effetto ping pong a centrocampo, grazie all’introduzione di un pressing meno accentuato, vantaggio di una maggiore fluidità di gioco. Inoltre i cross sono meno “teleguidati” e di conseguenza più realistici, così come il dribbling diventa più facile per non ricorrere necessariamente al passaggio quando si approccia un avversario.

La fisica non è applicata solo agli scontri e al pallone, ma anche agli infortuni. Infatti, FIFA 12 analizza la forza delle collisioni e l’impatto con il corpo, combinandolo con il fattore stanchezza: se facciamo correre per tutto il campo pochi giocatori, secondo i rispettivi parametri preimpostati, questi si stancheranno, così sarà più facile che si facciano male o che la loro efficacia nella corsa, nei passaggi e nel tiro cali drasticamente. Non a caso, in FIFA 12 sostituire un giocatore stanco con uno della panchina è ancora più importante, ma ancor più lo sarà non scegliere come sostituto un giocatore  non al massimo della condizione o appena rientrato dall’infermeria.

A conti fatti, l’Impact Engine ci ha pienamente soddisfatto nel complesso, dimostrandosi cuore pulsante di FIFA 12, e capace quindi di decretarne il futuro successo o meno. A nostro modo di vedere, crediamo sia completo al 90%: solo alcune collisioni ancora non funzionano, con contrasti e cadute che non appaiono realistiche dal punto di vista fisico, ma basteranno dei piccoli miglioramenti e affinamenti, tra cui il “peso” dei giocatori nella corsa.

Altro tassello importante e oggetto di grande lavoro è la prospettiva, con una visione più ampia del terreno di gioco, in grado di non tagliare mai niente. L’abbiamo apprezzata in particolare nei lanci in profondità, laddove organizzare la difesa si è dimostrato conseguentemente più facile rispetto alle precedenti iterazioni, spesso criticate per questo aspetto. Il rinnovato meccanismo difensivo di FIFA 12, chiamato Tactical Defending, si occupa di rendere le azioni più aderenti alla realtà. Per EA si tratta di un cambio radicale di approccio, in cui si dà uguale importanza alla disposizione dei giocatori, all’intercettazione dei passaggi e ai contrasti. Ciò obbliga a reimparare a giocare in difesa, esaltando il realismo del nuovo gameplay, visto che gli stessi giocatori appaiono meno “teleguidati” verso il pallone.

Anche la fase offensiva di FIFA 12 è stata rinnovata, con l’introduzione del Precision Dribbling, un sistema pensato per migliorare il controllo della palla quando si cerca di affrontare gli avversari. Da subito abbiamo notato come il controllo del pallone per i giocatori in attacco sia più fedele al reale, riuscendo a eseguire controlli più raffinati negli spazi stretti (dopo un breve apprendimento). Inoltre il pressing meno stressante consente di avere più tempo per le decisioni in attacco, avvicinando ancor più FIFA 12 a un ritmo di gioco più aderente con una partita reale.

Come ciliegina sulla torta, infine, troviamo un’intelligenza artificiale raffinata: la Pro Player Intelligence gestisce la capacità di comportarsi dei giocatori, non solo in base alle abilità proprie, ma anche in relazione ai punti forti dei compagni. Per esempio, un giocatore con ampia visione di gioco sarà più portato a compiere un passaggio filtrante rispetto a un altro e, al contempo, il giocatore che riceve tale passaggio sarà più pronto a ricevere l’assist in base alla sua propensione al gioco di profondità. Per questo, i giocatori messi in campo influiranno ancor più sull’intera squadra, che così assume una propria e definita personalità.

Per FIFA 12 è prevista anche una modalità carriera evoluta che, però, non abbiamo potuto provare nella nostra anteprima. Electronic Arts ci ha anticipato l’attenzione superiore posta sull’importanza del morale della squadra, con la forma dei giocatori e la posizione in classifica che influenzeranno in misura maggiore l’esito delle partite, oltre alla possibilità di configurare un numero superiore di variabili e opzioni, così da gestire al meglio tutta la squadra e le risorse a disposizione.

Di contro, non abbiamo alcuna informazione sul portiere giocabile. In FIFA 11 questa soluzione si è rivelata fin troppo efficace, data una certa capacità di “preveggenza” nell’intercettazione dei tiri.

Entro luglio questo come altri dettagli, in primis un affinamento sostanziale della grafica rispetto a questa versione alpha ancora grezza, saranno svelati. In ogni caso FIFA 12 si preannuncia come un titolo di sicuro valore, capace di dare un’ulteriore scossa al settore dei videogiochi di calcio. L’uscita è prevista per l’autunno 2011 su tutte le principali console, PC e per i device mobile Apple (iPhone, iPod Touch, iPad).

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