iPhone, iMessage funziona anche dopo un furto

Diversi cittadini statunitensi hanno registrato un comportamento anomalo dei propri account iMessage in seguito al furto del proprio iPhone.
Diversi cittadini statunitensi hanno registrato un comportamento anomalo dei propri account iMessage in seguito al furto del proprio iPhone.

Perdere un dispositivo quale un iPhone significa in numerosi casi dover temere per la propria privacy, essendo abitudine diffusa archiviare all’interno degli smartphone di ultima generazione informazioni personali di vario genere. Al peggio non c’è però mai fine ed ecco giungere dagli Stati Uniti la storia di numerosi utenti che in seguito al furto del proprio Melafonino avrebbero registrato attività legate al proprio account iMessage anche qualora siano state prese le dovute misure di sicurezza.

È il caso ad esempio di David Hovis, vittima di un furto la cui storia ha ispirato la redazione di ArsTechnica ad indagare sul fenomeno. L’iPhone posseduto dalla moglie di Hovis è stato bloccato in seguito al furto, mentre i dati di accesso all’ID iTunes sono stati opportunamente modificati per impedire ogni possibile intrusione da parte di eventuali nuovi proprietari del dispositivo. Nonostante ciò, però, l’account iMessage della signora Hovis è stato utilizzato per inviare e ricevere messaggi, gettando dunque ombre sul funzionamento del sistema di messaggistica made in Apple.

Allarmato per quanto accaduto, Hovis ha dunque provveduto ad effettuare una ricerca nel web, scoprendo di non essere la prima vittima di furto a segnalare simili problemi: diversi forum riportano infatti le esperienze di numerosi utenti la cui privacy è stata violata dall’acquirente del proprio iPhone rubato, nonostante siano state prese tutte le precauzioni del caso, effettuando in alcune circostanze anche la cancellazione da remoto del dispositivo mediante i servizi offerti da Apple con Find My iPhone.

Il gruppo di Cupertino, interrogato sull’accaduto, ha preferito per il momento non rilasciare dichiarazioni ufficiali. Una prima ipotesi sul perché di tale fenomeno proviene dall’esperto di sicurezza Jonathan Zdziarski, secondo cui il tutto potrebbe essere dovuto ad un sistema di caching utilizzato da iMessage per archiviare il numero di telefono dell’utente e l’UDID del device, funzionando come se ad utilizzarlo fosse il precedente proprietario nonostante sia stata rimossa la SIM e siano stati cancellati i dati di login.

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