Amazon, ecco come incrementa i profitti

Per ridurre i costi produttivi, Amazon ha eliminato le lampadine dai distributori automatici e non utilizza l'aria condizionata.
Per ridurre i costi produttivi, Amazon ha eliminato le lampadine dai distributori automatici e non utilizza l'aria condizionata.

Amazon è il principale rivenditore online di prodotti con un fatturato annuale di oltre 48 miliardi di dollari. I profitti non sembrano risentire della crisi economica mondiale e sono in continua crescita. Come ogni grande azienda, i dirigenti devono cercare le soluzioni più idonee per ridurre i costi di produzione. Ma secondo uno studio realizzato da uno studente in MBA, ciò viene ottenuto anche a discapito della salute dei dipendenti.

Nel mondo ci sono oltre 152 milioni di utenti registrati su Amazon che hanno permesso all’azienda di Seattle di ottenere guadagni superiori al prodotto interno lordo della Costarica. I profitti sono netti perché la Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che i rivenditori online non sono obbligati a versare le tasse sulle vendite ai paesi dove non esiste un negozio fisico. Nonostante ciò, Amazon cerca sempre il massimo risparmio.

Qualche anno fa, ad esempio, l’azienda ha rimosso tutte le lampadine dei distributori automatici per risparmiare 20.000 dollari all’anno in energia elettrica. Inoltre, sebbene la liquidità ammonti a oltre 5 miliardi di dollari, Amazon non donerebbe un centesimo agli enti di beneficenza. I dipendenti possono farlo spontaneamente, deducendo la donazione dallo stipendio, ma devono pagare una commissione del 6%.

La società di Jeff Bezos è stata più volta accusata di praticare condizioni di lavoro massacranti. Lo scorso anno 15 dipendenti sarebbero svenuti a causa dell’elevata temperatura (quasi 40 gradi) presente nel magazzino, dove si dice non sia stato installato nessun impianto di aria condizionata. Tutti avrebbero ricevuto una sanzione disciplinare per aver interrotto il lavoro.

Il creatore di Amazon possiede il 19% delle azioni e riceve uno stipendio di 81.000 dollari all’anno, una somma insignificante se confrontata con lo stipendio medio (12,8 milioni di dollari) dei CEO negli Stati Uniti.

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