Sony, in arrivo il visore 3D HMZ-T2

Sony ha annunciato l'arrivo di un nuovo visore 3D: trattati del HMZ-T2, in arrivo ad ottobre per offrire una nuova esperienza tridimensionale.
Sony ha annunciato l'arrivo di un nuovo visore 3D: trattati del HMZ-T2, in arrivo ad ottobre per offrire una nuova esperienza tridimensionale.

È passato quasi inosservato nel corso dell’IFA 2012 di Berlino, evento durante il quale ha visto la luce per la prima volta senza tuttavia ricevere le attenzioni invece concesse ad altri dispositivi. Trattasi del nuovo visore 3D HMZ-T2 sviluppato da Sony, del quale sono giunti online ulteriori dettagli quali il prezzo ed il periodo di immissione sul mercato, aggiornando il precedente dispositivo commercializzato dall’azienda giapponese.

HMZ-T2 è dunque la seconda iterazione del visore 3D indossabile targato Sony, il cui obiettivo è quello di inseguire un mercato ancora colmo di punti interrogativi e di aziende pronte a cogliere al volo l’occasione, con Google in prima file grazie a Project Glass. Quanto proposto da Sony si discosta leggermente da quanto invece realizzato da Mountain View: trattasi infatti di un visore che circonda interamente il cranio, mettendo a disposizione un sistema di visualizzazione 3D e due display da 0.7 pollici realizzati in tecnologia OLED, regolabili indipendentemente uno dall’altro.

Tali display sono in grado di offrire una immagini in alta definizione, con la possibilità di passare dalla modalità 2D a quella 3D e viceversa in maniera semplice e veloce. Il gruppo giapponese ha poi studiato alcune soluzioni in grado di rendere l’esperienza d’uso simile a quella vissuta al cinema, riproducendo filmati con una velocità di 24 frame al secondo e proponendo delle cuffie in grado di offrire effetti sonori catturando l’audio a 360 gradi. Disponibile inoltre una modalità Clear, utile per visualizzare al meglio sequenze particolarmente veloci.

Il visore 3D HMZ-T2 di Sony sarà in vendita a partire dal prossimo 13 ottobre, ad un prezzo di 70.000 yen, circa 900 dollari, per unità. Al momento non sono invece disponibili informazioni sulla commercializzazione al di fuori del Sol Levante, benché l’azienda sembrerebbe intenzionata ad esportare il prodotto quanto meno negli Stati Uniti.

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