Google Glass 2 già in cantiere, con due lenti

I Google Glass di seconda generazione avranno due lenti: ecco la tecnologia brevettata da bigG per i suoi prossimi occhiali dedicati alla realtà aumentata.
I Google Glass di seconda generazione avranno due lenti: ecco la tecnologia brevettata da bigG per i suoi prossimi occhiali dedicati alla realtà aumentata.

Giornata ricca di novità per chi segue con attenzione gli aggiornamenti relativi a Google Glass, il dispositivo dedicato alla realtà aumentata per cui è appena stata confermata la connettività via tethering tramite modulo Bluetooth. Ora si parla invece di un brevetto, depositato da bigG a fine 2011 e svelato oggi da USPTO (United States Patent and Trademark Office), che permette di dare un primo sguardo agli occhiali di seconda generazione in fase di sviluppo presso i laboratori di Mountain View.

La differenza più evidente rispetto al modello attualmente atteso sul mercato riguarda l’impiego di due lenti anziché una. Un differente approccio alla visualizzazione di informazioni e aggiornamenti dunque, che porta con sé alcune problematiche da risolvere. Google Glass 2, nome ovviamente non ancora confermato, dovrà infatti tener conto ad esempio di come mostrare le immagini in modo perfettamente allineato ai due occhi dell’utente, anche nel caso di asimmetrie del viso. Si pensi ad esempio a chi ha un orecchio leggermente più alto dell’altro: il risultato potrebbe essere una torsione degli occhiali in corrispondenza dell’appoggio sul naso, con evidenti effetti negativi sui due display inclusi nelle lenti che risulteranno ad altezze diverse. Per questo, il dispositivo sarà equipaggiato con meccanismi in grado di correggere automaticamente e in tempo reale la posizione e la forma degli occhiali.

Google ha già brevettato la tecnologia da includere negli occhiali Google Glass di seconda generazione

Google ha già brevettato la tecnologia da includere negli occhiali Google Glass di seconda generazione

Un prodotto di questo tipo è definito binocular heads-up display (HUD) e presenta una vera e propria sfida per gli ingegneri impegnati nella sua realizzazione. A differenza dei Google Glass che offrono la visualizzazione delle immagini su un solo occhio, questo approccio deve infatti tenere conto di tutto il campo visivo.

È ancora troppo presto per dire quando la seconda generazione del device potrebbe raggiungere il mercato, anche perché l’esordio del primo modello non ha ancora una data stabilita. Di certo, come dimostra anche il brevetto spuntato in Rete oggi, Google intende puntare con decisione sul progetto, decisamente innovativo e con grandi potenzialità. Occhiali di questo tipo consentiranno infatti agli utenti di restare sempre connessi e interagire con i propri contatti in modo intuitivo e veloce, sollevandoli dall’obbligo di impegnare le mani per l’utilizzo di smartphone o tablet.

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