Google Now riconosce le canzoni

Da oggi l'assistente Google Now installato sui dispositivi Android offre anche la funzionalità "Ascolto di musica", utile per riconoscere i brani musicali.
Da oggi l'assistente Google Now installato sui dispositivi Android offre anche la funzionalità "Ascolto di musica", utile per riconoscere i brani musicali.

Altra novità per l’assistente Google Now, che dopo essere sbarcato la scorsa settimana sui dispositivi iOS introduce oggi una funzionalità del tutto inedita per gli utenti Android. Si tratta del riconoscimento musicale, utile per fornire all’utente informazioni sui brani ascoltati alla radio, in TV, dal proprio stereo oppure nei locali. Da un primo test il sistema sembra comportarsi molto bene, impiegando pochi secondi per identificare la canzone corretta.

Per usufruirne basta essere connessi a Internet e premere il pulsante a forma di microfono presente nella homescreen, lo stesso che si utilizza per i comandi o le ricerche vocali. Se il microfono del device rileva una traccia musicale in esecuzione mostra un tasto a forma di nota (come visibile nelle immagini allegate): basta un tap per dare il via all’operazione. Lo schermo mostra a questo punto il testo “Ascolto di musica…”, con un’animazione che indica graficamente il segnale rilevato. Al termine compare una scheda contenente il titolo del brano, quello dell’album e l’autore, il tutto affiancato dalla copertina e da un link che porta all’acquisto diretto su Google Play.

Da oggi Google Now può riconoscere le canzoni ascoltate e mostrare un link per l'acquisto su Play Store

Da oggi Google Now può riconoscere le canzoni ascoltate e mostrare un link per l’acquisto su Play Store

Una novità che arriva a pochi giorni di distanza dall’introduzione in Italia del widget “Che canzone è?”, messo alla prova ieri con il video in streaming di seguito. In questo caso basta un tap per dare il via all’ascolto e ottenere poco dopo le stesse informazioni sulla canzone, sempre con un pulsante che porta alla pagina di download sullo store di bigG. Il microfono di smartphone e tablet diventa dunque sempre più un sistema per l’input, andando almeno in parte a soppiantare l’interazione con il touchscreen. Il mese scorso abbiamo mostrato l’efficacia di Google Now nel fornire risposte a domande di qualsiasi tipo: da “Che tempo fa a *nome città*?” a “Dove si trova *nome città o monumento*?”, da “Quanti anni ha *nome personaggio*?” a “Punta la sveglia alle *orario*”.

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