Uno store galleggiante per Google Glass?

La struttura galleggiante di bigG nella baia di San Francisco non sarebbe un data center, ma più probabilmente uno store per la vendita di Google Glass.
La struttura galleggiante di bigG nella baia di San Francisco non sarebbe un data center, ma più probabilmente uno store per la vendita di Google Glass.

La scorsa settimana si è parlato di un progetto piuttosto particolare portato avanti dal motore di ricerca: la costruzione di un data center galleggiante ormeggiato nella baia di San Francisco, nei pressi di Treasure Island. A riportare l’indiscrezione è stata per prima la redazione di CNET, dopo aver ricevuto informazioni da parte di una fonte a conoscenza di un contratto d’affitto siglato proprio dal gruppo di Mountain View.

Oggi si torna a parlarne, perché a quanto pare la destinazione della struttura potrebbe essere diversa: niente server, ma uno store per la vendita di Google Glass. L’azienda californiana potrebbe dunque aver scelto un modo piuttosto scenografico e spettacolare per il lancio del prodotto, previsto almeno negli Stati Uniti per il prossimo anno. Ovviamente nessun portavoce della società commenta il rumor, limitandosi come sempre accade in questi casi a trincerarsi dietro ad un enigmatico “no comment”. A quanto pare le operazioni per la realizzazione del negozio sono iniziate già nel 2012 e hanno subito uno stop solo nelle ultime settimane, per la necessità di ottenere nuovi permessi.

Proprio nelle ore scorse bigG ha annunciato una nuova versione di Google Glass, una sorta di 2.0 caratterizzata da un upgrade che sarà distribuita a breve agli sviluppatori che ne hanno ordinata un’unità prima del 28 ottobre. Tra le novità più importanti la presenza di un auricolare mono e la piena compatibilità garantita con tutte le montature degli occhiali da vista o da sole. Con il dispositivo, il gruppo farà il suo ingresso ufficiale nell’ambito della tecnologia indossabile, che già vede sul mercato diversi smartwatch prodotti da Samsung, Sony ecc.

Tornando al progetto di San Francisco, come già detto al momento tutto tace. Bisognerà attendere ancora qualche settimane, o nel peggiore dei casi alcuni mesi, per capire le intenzioni del motore di ricerca e perché ha scelto proprio una piattaforma galleggiante per la realizzazione di una nuova struttura.

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