BebèCare: Samsung e Chicco, dove c'è un bambino

BebèCare è un ecosistema di controllo pensato da Samsung per la sicurezza dei bambini e la tranquillità dei genitori: annunciata la partnership con Chicco.
BebèCare è un ecosistema di controllo pensato da Samsung per la sicurezza dei bambini e la tranquillità dei genitori: annunciata la partnership con Chicco.

Se il tuo bambino si muove nella culla, te lo dice la tua tv Samsung. Se hai dimenticato il tuo bambino in auto, ti avverte il tuo seggiolino Chicco. Se il tuo bambino sta piangendo, ti avverte una notifica sullo smartphone. O sullo smartwatch. O sul frigorifero. Perché questo è il nuovo sistema BebèCare: un ecosistema di sensori e notifiche che migliora la gestione di un bambino in tenera età garantendo al genitore più tempo e più sicurezza.

Il sistema è pensato per un controllo “in home” (ad esempio un bambino che dorme nella culla) ed uno “out of home” (ad esempio un bambino addormentato sul seggiolino dell’auto).

BebèCare out of home

La partnership tra Samsung e Chicco ha un vantaggio immediato in relazione ad un problema che da alcuni anni si è fatto urgente in conseguenza del dramma raccontato da alcuni noti fatti di cronaca.

Un fatto va ormai metabolizzato a titolo definitivo, rigettando qualsivoglia “a me non potrebbe accadere”: chiunque potrebbe dimenticare un bambino in auto, non per mancanza di affetto, ma perché l’attenzione è rubata quotidianamente da stress, lavoro, impegni e ritmi oltremodo elevati. Questa è la realtà, benché l’istinto tenda a negarla: parlano i numeri, parla la statistica. Quel che la tecnologia toglie, la tecnologia restituisce: se un deficit di attenzione può far dimenticare un pargoletto in una situazione di potenziale pericolo, una semplice notifica può risolvere il problema in pochi secondi grazie alla semplice condivisione di protocolli tra un seggiolino intelligente ed un dispositivo sempre sotto gli occhi come uno smartphone. BebèCare è il filo conduttore tra le due entità:

La soluzione “Out of home” consiste in sensori, integrati nei seggiolini auto modello Oasys 0+ e Around U, in grado di rilevare i movimenti del bambino e inviare notifiche agli smartphone dei genitori, tramite l’apposita App BebèCare. I sensori BebéCare sono stati inseriti all’interno dei seggiolini per non comprometterne le performance di sicurezza.

Seggiolino Chicco integrato nella soluzione BebèCare

Seggiolino Chicco integrato nella soluzione BebèCare

BebèCare in home

Per monitorare i propri figli in casa è invece possibile sfruttare la già nota Samsung Gear 360, videocamera a 360 gradi che può rilevare il risveglio di un bambino per poter notificare la cosa ai genitori. Così facendo sarà più semplice monitorare un pargoletto a distanza, godendosi così appieno i momenti di relax concessi tra una poppata e un’altra. Il sistema è in grado di riconoscere tanto il pianto quanto i movimenti: il risveglio diventa pertanto segnale che abilita l’immediata notifica, visibile attraverso uno dei dispositivi Samsung in dotazione con cui sia possibile accedere al sistema BebèCare.

Dove c’è un bambino

«In Samsung crediamo che la cultura dell’innovazione debba guidarci verso progetti e tecnologie rivoluzionari, che abbiano un impatto positivo e diretto sulla vita quotidiana», spiega Francesco Cordani, Head of Marcom di Samsung Electronics Italia. Gli fa eco Marco Schiavon, Vice President Chicco Italia: «Per Chicco è fondamentale semplificare la vita di tutte le mamme e i papà, attraverso soluzioni che garantiscano ai genitori tutto il supporto necessario. Siamo da sempre impegnati a offrire la risposta migliore possibile a dei bisogni attuali e la collaborazione con Samsung è frutto di questa attenzione costante rivolta alle famiglie. In questa partnership abbiamo messo in campo le rispettive esperienze e competenze per essere sempre al fianco di genitori e bambini, in ogni momento, fornendo un supporto concreto».

BebèCare sarà disponibile entro il 2018: Chicco porterà avanti la produzione per prima, mentre l’integrazione “in home” arriverà in un secondo tempo. I potenziali sviluppi potranno chiaramente essere altri ed ulteriori, ma è chiaro fin da subito quanto la connessione intelligente tra i device (disegnando ponti e relazioni tra la realtà e la dimensione digitale) sia qualcosa in grado di disvelare enormi sinergie.

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