Tastiera di MacBook Pro: una seconda class action

È stata depositata negli Stati Uniti una seconda class action sulle tastiere di MacBook e MacBook Pro: secondo l'accusa, vi sarebbe un difetto di design.
È stata depositata negli Stati Uniti una seconda class action sulle tastiere di MacBook e MacBook Pro: secondo l'accusa, vi sarebbe un difetto di design.

Un nuovo tassello si aggiunge alla questione delle tastiere di MacBook e MacBook Pro, con l’apertura di una seconda class action negli Stati Uniti. Come già ampiamente noto, pochi giorni fa vari utenti si sono riuniti in una petizione, e alcuni dei possessori dei laptop anche in una prima class action, per sottolineare un difetto di produzione per le tastiere con meccanismo a farfalla di Apple. Oggi si aggiunge una seconda azione legale, con una richiesta di sostituzione e risarcimento avanzata alla società di Cupertino.

Depositata presso la Northern District Court della California, la nuova class action risulta sostanzialmente sovrapponibile alla prima, così come riferisce AppleInsider. Secondo l’accusa, i tasti impiegati nel nuovo meccanismo a farfalla di MacBook e MacBook Pro sarebbero colpiti da un difetto di produzione, che porterebbe gli stessi pulsanti al distacco dal laptop o al blocco della digitazione, a seconda della gravità della problematica riscontrata.

La class action illustra innanzitutto gli intoppi riscontrati dall’utente Remy Turner, il quale ha acquistato un MacBook Pro nell’aprile del 2017, riscontrando dopo poche settimane problemi con la barra spaziatrice. Dopo aver pulito il piano tastiera con dell’aria compressa, così come suggerito da Apple, il possessore del laptop non ha trovato alcun beneficio, quindi ha deciso di riconsegnare il device presso la catena dove l’aveva acquistato, ricevendo un esemplare sostitutivo. Il malfunzionamento, però, si sarebbe nuovamente presentato.

Un secondo utente, Cristopher Martin, ha acquistato un MacBook Pro da 15 pollici del dicembre del 2016, riscontrando il medesimo blocco della barra spaziatrice l’agosto successivo. Joey Baruch, invece, ha comprato un MacBook Pro da 13 pollici nel luglio del 2017, rilevando l’impossibilità di usare correttamente i tasti “R”, “T” e “Invio” dopo poche settimane. Consegnato il laptop nel marzo del 2018 ad Apple, per una riparazione in garanzia, l’utente non ha risolto completamente i difetti incontrati, poiché poco dopo anche la barra spaziatrice ha iniziato a mostrare segni di cedimento.

Stando a quanto reso noto da AppleInsider, il nuovo meccanismo a farfalla risulterebbe estremamente sensibile a polvere e detriti, il cui accumulo è fisiologico per i piani tastiera, e di conseguenza il gruppo di Cupertino potrebbe non aver valutato attentamente questa conseguenza in fase di design. Ancora, a differenza dei precedenti modelli di MacBook, le nuove edizioni non permetterebbero di sostituire agilmente i singoli tasti, richiedendo invece una costosa riparazione dell’intero piano tastiera.

Al momento, Apple non ha commentato ufficialmente le due class action depositate nelle ultime settimane. Non resta che attendere, di conseguenza, un’eventuale nota dalle parti di Apple Park.

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