Moto Mod 5G, sensori disattivano le antenne

Un documento della FCC svela alcuni dettagli sul Moto Mod 5G, tra cui la presenza del processore Snapdragon 855 e di un sistema che disattiva le antenne.
Un documento della FCC svela alcuni dettagli sul Moto Mod 5G, tra cui la presenza del processore Snapdragon 855 e di un sistema che disattiva le antenne.

Motorola aveva annunciato il Moto Mod 5G in occasione del lancio del Moto Z3 all’inizio di agosto 2018. L’accessorio, che verrà distribuito solo negli Stati Uniti, permetterà il collegamento alla rete 5G di Verizon. Un documento pubblicato dalla FCC (Federal Communications Commission) ha svelato alcune interessanti informazioni sul modulo.

Il produttore statunitense ha effettuato i test con il Moto Z3, ma il Moto Mod 5G sarà probabilmente compatibile anche con i futuri smartphone della serie Z (se il modem 5G non è presente). Il modulo ha uno spessore di 5,97 millimetri nel punto più sottile e 7 millimetri nel punto più spesso. Dato che lo Snapdragon X50 5G può essere abbinato solo allo Snapdragon 855, il Moto Mod 5G integra anche il nuovo SoC di Qualcomm, oltre ad una batteria supplementare da 2.000 mAh che permette di incrementare l’autonomia.

La velocità massima (teorica) in download è 5 Gbps, ma Motorola pubblicizza una velocità “conservativa” compresa tra 300 e 500 Mbps. Nella documentazione c’è anche un riferimento allo smartphone Moto Z3 Pro, mai sentito finora. Probabilmente è una versione più potente dell’attuale Moto Z3 che il produttore potrebbe annunciare al Mobile World Congress 2019 di Barcellona, insieme al Moto Mod 5G.

I 5 Gbps in download possono essere raggiunti con le onde millimetriche, ovvero frequenze comprese tra 30 e 300 GHz. La radiazione elettromagnetica delle onde millimetriche viene detta “non ionizzante”, in quanto non trasporta sufficiente energia per danneggiare tessuti viventi (la pelle umana in questo caso). Il Moto Mod 5G rispetta ovviamente i limiti di legge, ma Motorola ha implementato un sistema che offre una maggiore sicurezza.

Quando i sensori di prossimità integrati nel modulo rilevano la vicinanza delle mani e del volto, le antenne corrispondenti vengono disattivate. Ciò permette anche di ridurre i consumi, dato che il segnale verrebbe comunque ostacolato, essendo l’utente nel cono di trasmissione.

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