Google, accordo con stampa francese su ricompense giornali

Google firma un accordo per il pagamento delle news dei quotidiani nazionali e regionali transalpini pubblicate sulle sue piattaforme.
Google firma un accordo per il pagamento delle news dei quotidiani nazionali e regionali transalpini pubblicate sulle sue piattaforme.

L’APIG, ovverosia l’Alleanza della stampa francese (Alliance de la Presse d’Information Générale), ha annunciato di aver firmato con Google un accordo che, di fatto, apre le porte alla remunerazione dei quotidiani nazionali e regionali del Paese transalpino da parte dell’azienda americana.

L’accordo su scala nazionale tra Google e le società editrici “definisce il quadro entro il quale la società di Mountain View negozierà i singoli accordi di licenza con i membri di APIG”, ma a conti fatti potrebbe aprire le porte a negoziati simili anche in altri Paesi dell’Unione europea.

Google, un accordo storico

Qualche mese fa la corte d’Appello di Parigi aveva respinto un ricorso presentato da Google contro una sentenza dell’Autorité de la Concurrence (l’antitrust francese) emessa lo scorso aprile, che di fatto ingiungeva all’azienda di negoziare con gli editori di giornali la giusta remunerazione per l’utilizzo dei loro contenuti protetti da copyright.

Il verdetto dell’Antitrust francese era scaturito a seguito di una denuncia presentata dall’AFP e dagli organi di rappresentanza degli editori di giornali transalpini, tra i quali il Syndicat des éditeurs de la presse magazine e la sopracitata Alliance de la Presse d’Information Générale.

Un accordo definibile storico, in quanto potrebbe spianare la strada a ulteriori intese con gli editori di altri Paesi europei per i diritti per la pubblicazione degli “snippet” di articoli prodotti dalle testate locali, così da sostenere l’editoria monetizzando i contenuti nel rispetto delle nuove normative dell’Unione Europea in tema di copyright.

Accusato di abuso di posizione dominante e di togliere risorse pubblicitarie al settore, Google aveva già firmato lo scorso giugno alcuni accordi per il pagamento delle notizie pubblicate sulle sue piattaforme con le testate del gruppo tedesco Spiegel, del brasiliano Diarios Associados e dell’australiano InDaily.

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