Web tax, gli USA sospendono i dazi per 6 Paesi, compresa l'Italia

Gli Stati Uniti hanno deciso di sospendere i dazi nei confronti di sei paesi, inclusa l'Italia per trovare un accordo in seno all'Ocse.
Gli Stati Uniti hanno deciso di sospendere i dazi nei confronti di sei paesi, inclusa l'Italia per trovare un accordo in seno all'Ocse.

“Scoppia” la tregua tra Unione Europea e Stati Uniti sul fronte dei dazi. Dopo aver deciso di sospendere per quattro mesi i dazi imposti sulle reciproche esportazioni, e la scelta dell’UE di non aumentare le tasse già imposte sui prodotti americani, in risposta a quelle a stelle e strisce su acciaio e alluminio europei del 2018, l’Amministrazione Biden ha comunicato di aver a sua volta sospeso fino a 180 giorni, i dazi nei confronti di sei paesi, inclusa l’Italia. L’obiettivo è guadagnare più tempo per raggiungere un accordo sulla tassazione internazionale del settore digitale in seno all’Ocse.

La sfida UE-Washington

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Le imposte, che sarebbero dovute scattare anche nei confronti di Austria, India, Spagna, Turchia e Regno Unito, erano state imposte dal Governo Trump e poi rielaborate dall’Amministrazione Biden, come forma di ritorsione per le loro tassazioni nazionali sui servizi digital. Quindi, se da un lato Washington rimodula le tasse d’importazione dai sei Paesi “incriminati” con un nuovo dazio del 25% su alcune categorie di prodotti, penalizzando circa 300 milioni di importazioni annue di made in Italy sul mercato americano, dall’altro lo blocca per sei mesi lasciando intendere che potrebbe anche non entrare mai in vigore se si trovasse un accordo tra i sei Paesi e la Casa Bianca sul tema.

Intanto la Commissione europea ha accolto con favore la decisione degli Stati Uniti. Un portavoce dell’esecutivo europeo, come riportato dall’ANSA, ha in tal senso spiegato che i “negoziati multilaterali” sul tema “in corso presso l’Ocse”, sono “il luogo giusto per trovare una soluzione globale all’equa tassazione del settore digitale”. La speranza, concreta, è dunque quella di trovare un accordo globale che includa minimum tax e digital tax. Come riportato da Repubblica, la digital tax colpisce imprese soprattutto americane, visto che i colossi di Big Tech come Amazon, Google e Facebook sono concentrati sulla West Coast. Le esportazioni digitali delle quaranta maggiori aziende tecnologiche americane valgono 517 miliardi di dollari all’anno.

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