Adobe annuncia Acrobat X

Adobe Acrobat X, Adobe Reader X. Si riparte da qui: da una sandbox per una maggior sicurezza, da tool di collaborazione online, dal cloud, dal mobile
Adobe Acrobat X, Adobe Reader X. Si riparte da qui: da una sandbox per una maggior sicurezza, da tool di collaborazione online, dal cloud, dal mobile

Prezzo, caratteristiche e data di distribuzione sono ufficiali: Adobe ha annunciato il nuovo Acrobat X, l’evoluzione della nota suite per la produzione e la consultazione di file PDF. Il tutto con una importante novità soprattutto dal punto di vista della sicurezza: il software è stato progettato sul principio della sandbox, limitando così gli effetti deleteri di eventuali vulnerabilità.

La sicurezza era stata il peggior tallone d’Achille del gruppo negli ultimi mesi e Adobe aveva dovuto subire attacchi da più fronti su questo aspetto. La risposta è giunta ad inizio ottobre quando per la prima volta il team ha dettagliato i propri progetti in tal senso: parsing delle immagini, esecuzione JavaScript, rendering dei font e rendering 3D vengono isolati in una “sandbox” rispetto al sistema operativo. La cosa limita in buona parte il pericolo derivante dall’apertura di file PDF pericolosi, il che si traduce in una gran buona notizia per aziende e privati quotidianamente alle prese con file da aprire in Adobe Reader.

Adobe Acrobat X Pro sarà disponibile a partire dal 30 novembre al prezzo di 299 euro (139 euro la versione di upgrade). Tra le novità di maggior rilevanza per la produttività v’è una nuova attenzione alla collaborazione ed all’editing, form interattivi, pulizia semplificata dei metadata ed una semplice gestione di video e file musicali inclusi nei file. Adobe garantisce inoltre piena integrazione con Microsoft SharePoint.

Adobe Reader, oggi ancora alla versione 9.4, passerà alla versione X con le medesime tempistiche e rimarrà gratuito. La nuova release migliorerà inoltre l’integrazione con browser quali Internet Explorer, Firefox e Safari, minimizzando l’interfaccia in favore della sicurezza e senza limitare in alcun modo le funzionalità (al momento non v’è però ancora piena compatibilità con Google Chrome). Adobe avrebbe peraltro garantito il rilascio del lettore PDF per piattaforme mobile Blackberry, Android e Windows Phone 7: manca iOS, ma è un “dispetto” per molti versi logico alla luce delle diatribe vissute tra le parti negli ultimi mesi.

Adobe prevede inoltre un tool di editing ed un servizio di storage dei file online. Così facendo risulta più semplice la gestione dei documenti potendo gestirne la modifica direttamente in rete e senza la necessità di inviare gli stessi via mail: è sufficiente indicare la localizzazione del file archiviato nella “cloud” evitando impicci derivanti da filtri alle caselle di posta, spazio occupato in locale ed archivi da gestire.

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