AGCOM: a rischio gli investimenti sulle reti

Secondo l'ultima rilevazione dell'osservatorio trimestrale sulle Tlc dell'AGCOM, crollano gli accessi da rete fissa. A rischio gli investimenti sulle reti
Secondo l'ultima rilevazione dell'osservatorio trimestrale sulle Tlc dell'AGCOM, crollano gli accessi da rete fissa. A rischio gli investimenti sulle reti

L’ultimo rapporto dell’osservatorio trimestrale sulle Tlc dell’AGCOM, aggiornato al 31 dicembre 2013, evidenzia come il mercato italiano della telefonia mobile sia giunto oramai alla saturazione, mentre si evidenzia un forte calo degli accessi alla reti fisse, confermando, anzi accelerando una tendenza già emersa negli ultimi anni. Secondo AGCOM, nel 2013 gli accessi dalla rete fissa sono diminuiti di ben 730 mila utenze, un dato molto importante sopratutto se raffrontato con quello del 2012 che vedeva una calo di “sole” 450 mila utenze.

Secondo il nuovo rapporto dell’AGCOM, questo rapido calo degli accessi alle reti fisse potrebbe disincentivare gli investimenti nelle reti di nuove generazioni, come del resto indicato anche dal Rapporto Caio. Guardando i numeri dell’indagine, si può notare proprio al riguardo come le reti in fibra ottica siano progredite solo di 10 mila utenze, contro le 290 mila del 2012. Esplodendo i dati riguardanti gli accessi alle reti fisse, Telecom Italia perde terreno passando da una quota del 64,6% al 63,1%. Cresce invece di un punto percentuale Fastweb. Più o meno in linea con le precedenti rilevazioni Wind, mentre cresce leggermente, dello 0,2%, Tiscali.

Crescono sorprendentemente molto bene i provider che offrono connettività WiMax con circa 290 mila accessi complessivi. A spartirsi questa nicchia di mercato Linkem con il 56% e Aria con il 38%. Calano dunque gli accessi alla rete fissa, mentre continuano ad aumentare quelli su rete mobile. Il traffico dati su rete mobile ha ottenuto un +33% continuando il boom dell’anno precedente quando la crescita si era attestata su un +34,3%. Un mercato comunque saturo come dimostrano i 3,5 milioni di portabilità effettuate ogni trimestre. Gli operatori dunque tendono rubarsi clienti tra loro, più che acquistarne di nuovi. Curiosità, cala vertiginosamente l’uso degli SMS, -20%, questo a causa dell’uso sempre più massiccio delle App di messaggistica come per esempio WhatsApp. Nei dettagli, in Italia il primo operatore residenziale risulterebbe Vodafone con il 31,4% del mercato, seguito da Telecom Italia con il 29,3%. Per quanto rigaurda le utenze affari, è Telecom Italia leader indiscusso con oltre il 60%.

Infine, continua la crescita degli Operatori Virtuali con 740 mila utenze su base annua. Leader del settore, anche se in leggera flessione, Poste Mobile con 54,2% del mercato.

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