Amazon lavora all'indossabile per le emozioni

Secondo alcuni documenti ottenuti nei giorni scorsi, Amazon starebbe pensando ad un indossabile che può leggere le emozioni di chi lo indossa.
Amazon lavora all'indossabile per le emozioni
Secondo alcuni documenti ottenuti nei giorni scorsi, Amazon starebbe pensando ad un indossabile che può leggere le emozioni di chi lo indossa.

Secondo documenti interni e testimonianze di prima mano, Bloomberg ha riportato che la divisione hardware di Amazon, meglio conosciuta come Lab126, sta lavorando su una tecnologia indossabile in grado di leggere le emozioni umane. E alcune di queste funzionalità si concretizzeranno grazie a sensori capaci di  discernere lo stato emotivo di chi lo indossa, analizzando il  suono della sua voce.

Il rapporto continua aggiungendo che la tecnologia potrebbe essere in grado di consigliare a chi porta il wearable come interagire in modo più efficace con gli altri, nel caso in cui si sia troppo impacciati per approcciare una giovane ragazza vista al bar. Black Mirror? Si, più o meno.

Lab126 è la stessa divisione che realizza gli Amazon Echo e i Kindle, alle prese anche con qualche flop clamoroso, come il Fire Phone. Non è dunque certo che vedremo realmente l’indossabile nei negozi ma il solo fatto che Amazon vi lavori è una notizia. Tornando a Bloomberg, pare che a bordo di questa sorta di orologino possano esservi  alcuni indicatori biologici letti per aiutare a stimare l’umore, ma è probabile che meglio ancora, questi siano utili per analizzare qualche parametro di salute. Ecco cosa scrive il sito americano:

Un brevetto ottenuto negli Stati Uniti, nel 2017, descrive un sistema in cui il software vocale utilizza l’analisi dei pattern vocali per determinare come si sente un utente, discernendo tra gioia, rabbia, tristezza, paura, disgusto, noia, stress o altri stati emotivi. Il brevetto, reso pubblico lo scorso anno, permetterà ad Amazon di utilizzare la conoscenza delle emozioni di un utente per raccomandare prodotti e adattare alcune risposte. Una funzione ci dice che la tecnologia potàr rilevare una condizione emotiva anomala, interagendo con Alexa, ad esempio, per dirci che abbiamo fame. L’assistente digitale, sapendo lo stato di salute di un utente, potrà consigliare il piatto migliore.

A voi non spaventa?

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