Apple vuole da Samsung non 1, ma 3 miliardi

Apple ha ottenuto da Samsung un risarcimento danni pari a 1,05 miliardi di dollari, ma dovrebbe chiedere domani al giudice Koh di triplicare l'importo.
Apple ha ottenuto da Samsung un risarcimento danni pari a 1,05 miliardi di dollari, ma dovrebbe chiedere domani al giudice Koh di triplicare l'importo.

La causa legale tra Apple e Samsung si è conclusa da poche settimane con la vittoria di Cupertino, con il gruppo rivale che è obbligato a sborsare 1,05 miliardi di dollari entro il 2013 per violazione di brevetti. Lo staff di Tim Cook però non sarebbe soddisfatto della sentenza e i legali di Apple avrebbero l’intenzione di chiedere al giudice Lucy Koh di triplicare l’importo che Samsung deve alla Mela.

Apple sarebbe quindi orientata a chiedere 3 miliardi di dollari e, secondo il Korean Times, questo è il più grande risarcimento per danni mai chiesto in una causa legale di tale genere. La nuova udienza è fissata per la giornata di domani e sarà in quest’occasione che i rappresentanti di Cupertino cercheranno di far lievitare l’importo inizialmente riconosciuto dal giudice Koh.

Secondo le indiscrezioni, la Mela punterebbe sul fatto che la giuria ha ritenuto Samsung colpevole di violazione delle proprietà intellettuali Apple per cinque dei sei brevetti al centro della causa. Secondo il parere dei legali di Cupertino, questa decisione implica che la corte ritenga che il gruppo sudcoreano abbia consapevolmente violato le proprietà intellettuali registrate da Cupertino e che la cosa meriti pertanto un approfondimento ed un aggravio della sanzione comminata.

Tale decisione fa capire come Apple voglia rapidamente monetizzare per le violazioni effettuate dal rivale, tentando di rendere quanto più smaccata ed evidente la vittoria legale contro il gruppo che in queste ore gioca la propria battaglia su di un piano differente ed a suon di pubblicità.

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L’avvocato di parte Samsung, John Quinn, ha commentato tali indiscrezioni spiegando che, se davvero Cupertino opterà per una decisione del genere, l’azienda coreana chiederà al giudice Lucy Koh di ignorare tale richiesta. Qualunque sia la decisione approntata a seguito dell’ipotetica richiesta Apple, Samsung non sarà obbligata a estinguere il debito con la controparte, così come sentenziato dalla Corte, fino ai primi mesi del 2013.

Samsung nel frattempo sta pensando di rispondere alle mosse Apple tirando in ballo l’iPhone 5 nella denuncia di violazione brevetto di cui Cupertino dovrà rispondere a seguito delle accuse della parte rivale. La denuncia antecedente tirava in ballo soltanto i vecchi device, ma l’arrivo del nuovo melafonino potrebbe ora portare ad una estensione della denuncia già formalizzata. Samsung aveva inoltre pubblicamente minacciato Apple di depositare una denuncia relativa all’LTE se l’iPhone 5 ne avesse fatto uso: a tal proposito al momento non è ancora stato comunicato nulla di ufficiale, ma è presumibile il fatto che il gruppo coreano si prenda il tempo necessario per verificare sul campo le tecnologie adottate e l’opportunità o meno di ricorrere in tribunale per ostacolare la controparte.

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