Aspettando il tablet Microsoft

Il passato è fatto di errori; il presente è fatto di annunci; il futuro è fatto di suggestioni. E' partito il conto alla rovescia per il "grande annuncio".
Il passato è fatto di errori; il presente è fatto di annunci; il futuro è fatto di suggestioni. E' partito il conto alla rovescia per il "grande annuncio".

Il conto alla rovescia è iniziato. In Italia saranno le ore 0.30 di martedì 19 giugno quando a Los Angeles Microsoft svelerà quello che ha definito come un “grande annuncio“. Il gruppo non si è spinto oltre, ma tutti gli indizi sembrano convergere verso l’ipotesi del tablet. Il che, a Redmond, rappresenterebbe il compimento di un percorso estremamente lungo, estremamente problematico e, proprio per questi motivi, estremamente importante.

Il passato

Tutto iniziò quando Steve Ballmer salì sul palcoscenico e presentò quello che sarebbe stato lo “Slate“, il tablet prodotto in collaborazione con HP e dotato di Windows 7: fu chiaro fin da subito che l’idea non poteva essere vincente: l’iPad aveva già introdotto un nuovo modo di pensare le tavolette e portare un sistema operativo classico su un tablet rappresentava una sconfitta inevitabile. E così fu: lo “Slate” non giunse mai in produzione e Microsoft fu costretta a ripensare daccapo le proprie strategie.

L’idea “Courier” era quella più affascinante, gradita ai consumatori ed apprezzata dalla critica, ma per vari motivi anche in questo caso i progetti non giunsero mai a compimento: troppo diversa, troppo unica, troppo alternativa per essere una proposta percorribile da una azienda che non può permettersi di mettere a rischio un impero impareggiabile. E così l’ennesima idea è stata messa da parte direttamente da Bill Gates mentre si guarda l’iPad svettare, le azioni Apple impennarsi ed il mercato dei tablet allontanarsi.

Nel frattempo nelle officine di Redmond stava però prendendo forma quella che sarebbe stata la soluzione scelta per tentare di risolvere tutti, o quasi, i mali del gruppo: Windows 8. Un sistema buono tanto per desktop che per tablet, pensato con una interfaccia progettata attorno all’interazione touch. Nuovo al punto giusto, semplice al punto giusto, diverso al punto giusto: una sfida importante, che il gruppo abbraccia con decisione. Prendere o lasciare, di altri appelli non ce ne saranno più.

Il presente

Si arriva così al presente. Al Computex sono stati vari i tablet Microsoft presentati al pubblico, tutti destinati a giungere sul mercato con l’arrivo di Windows 8 entro l’autunno. Ma il presente è anche altro: è anche una revisione organica del brand Xbox, è il lancio di SmartGlass, è la suggestione Xbox Music. Il presente è in un corollario di novità che poco alla volta ridisegnano la skyline dell’azienda guidata da Steve Ballmer.

Ed il presente è nell’attesa di quel 18 giugno (data USA) che da più parti è visto come decisivo perché in molti se ne dicono convinti: è l’ora della discesa in campo, è l’ora del tablet proprietario, è l’ora dell’anti-iPad. Se l’annuncio vuol realmente definirsi “major”, il mercato vuole che sia in questa direzione che il gruppo intraprenda il proprio percorso. I soliti ben informati sono pronti a metterci una mano sul fuoco: il tablet Microsoft sta per arrivare.

Il futuro

Di qui in poi è tutta ipotesi, suggestione, sensazione.

Se l’annuncio deve essere relativo ad un tablet proprietario, anzitutto, abbiamo suggerito per primi l’ipotesi per cui possa essere un “Xbox Tab“, qualcosa che regali all’idea SmartGlass ed alla console dell’azienda un complemento ideale per estendere servizi, qualità ed esperienza d’uso. A tale ipotesi sembra dar credito anche WebProNews, che poche ore più tardi riprende il concetto parlando espressamente di un Xbox Tablet. Le caratteristiche non sono note, ma il suo ruolo potrebbe essere quello di hub casalingo per l’intrattenimento, una sorta di telecomando universale che, chissà, un domani potrebbe trovare compimento anche in una dimensione domotica di controllo più generale dell’abitazione (già oggi Microsoft collabora in esperimenti di questo tipo con alcuni grandi produttori).

Chi lo andrebbe a produrre? Microsoft ha dalla sua parte l’esperienza Xbox a fare da supporto, ma in ambito tablet partirebbe scoperta. Che sia questa l’occasione per saldare ulteriormente i rapporti con Nokia? Nokia ha bisogno di integrare nuove offerte nel proprio portfolio; la collaborazione tra le due aziende è ormai estremamente estesa e gli obiettivi collimano perfettamente;  Nokia già più volte confermato che, presto o tardi, un tablet “Lumia” sarebbe entrato in produzione. L’ipotesi, pur se suggestiva, non è quindi certo lontana dall’essere realizzabile.

Se alla suggestione si volesse aggiungere anche un pizzico di fantasia, si potrebbe immaginare un abbordaggio del mondo BlackBerry, per il quale Windows 8 potrebbe trovare la propria estensione “business” se solo Research In Motion aprisse la propria offerta ad un sistema operativo esterno. In tal caso anche l’acquisizione di Yammer troverebbe una sua collocazione e l’evento del 18 sarebbe l’opportunità per annunciare l’avvenuta chiusura dell’operazione.

Suggestioni, ipotesi e fantasia, supportati dai fatti più recenti, aiutano a delineare alcune possibilità con cui condire l’attesa dell’evento. A quel punto la parola passerà presumibilmente a Steve Ballmer e si potranno rifare i conti sulla base del “grande annuncio” che si preannuncia come uno degli snodi cruciali per il 2012 Microsoft.

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