Baidu avvia lo sviluppo di un browser per Android

Baidu sottoscrive un accordo annuale esclusivo con Orange per portare il suo browser sugli smartphone venduti in Africa e in Medio Oriente.
Baidu sottoscrive un accordo annuale esclusivo con Orange per portare il suo browser sugli smartphone venduti in Africa e in Medio Oriente.

Baidu ha deciso di colpire Google “in casa”. Il gigante della ricerca cinese ha annunciato la sottoscrizione di un accordo con Orange per creare un browser compatibile con gli smartphone Android venduti dall’operatore telefonico francese in Africa e Medio Oriente. Baidu domina il mercato della Cina e, dopo aver lanciato il sistema operativo Yi (fork di Android), vuole ora impedire all’azienda di Mountain View di espandersi anche in questi mercati emergenti.

Il browser è già disponibile in arabo e inglese, ma presto verrà rilasciata anche una versione in francese. Sarà preinstallato su molti dispositivi che verranno distribuiti nel continente africano da Orange. Android riscuote un ottimo successo nella regione MEA (Middle East e Africa). Le vendite degli smartphone sono raddoppiate nel secondo semestre del 2012. È chiara dunque l’intenzione di Baidu: sfruttare l’occasione per promuovere il suo browser e i suoi servizi ai danni di Google. Il primo operatore che lancerà la piattaforma è Mobinil, sussidiaria di Orange in Egitto con oltre 20 milioni di utenti e un market share superiore al 94%.

Il gigante francese ha dichiarato che il nuovo browser offre una esperienza di navigazione migliore e più conveniente dal punto di vista economico. Come Opera Mini, il software integra una tecnologia che comprime i dati fino al 90%, per cui riduce il carico sulle connessioni di bassa qualità disponibili in questi paesi. L’interfaccia utente è semplice ma personalizzabile con un accesso one-click a molte applicazioni note, come Facebook, e ai servizi esclusivi offerti da Orange/Baidu.

Il settore delle telecomunicazioni in Africa sarà uno dei più dinamici del mondo nei prossimi cinque anni. Orange valuta la regione MEA almeno 100 miliardi di dollari e prevede di raddoppiare i profitti dai 3,4 miliardi del 2009 ai 7 miliardi del 2015.

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