Facebook si mangia Gowalla: è ufficiale

Facebook non compra i dati né la tecnologia di Gowalla, ma soltanto il team di lavoro. Gowalla muore, ma rinasce all'interno di Facebook.
Facebook non compra i dati né la tecnologia di Gowalla, ma soltanto il team di lavoro. Gowalla muore, ma rinasce all'interno di Facebook.

Addio Gowalla: l’ufficializzazione di quanto atteso ormai da giorni in merito ad una possibile operazione d’acquisto da parte di Facebook giunge direttamente dal blog del servizio e chiude definitivamente quella che è stata la storia di uno dei principali rivali di Foursquare.

Se Gowalla chiude i battenti almeno dal punto di vista formale, l’identità del servizio invece non muore: Gowalla prosegue direttamente all’interno di Facebook, ove avverrà l’integrazione del team di lavoro per consentire alle menti ed all’esperienza del servizio di geolocalizzazione di proseguire sulla strada tracciata in questi anni. Facebook potrà avvalersi di un valore aggiunto, quindi, che ha fatto proprio per una cifra al momento non meglio precisata.

Il primo contatto tra le parti sarebbe avvenuto due settimane dopo la recente conferenza F8, quando secondo i creatori di Gowalla risultò chiaro il fatto che le strade dei due gruppi convergevano. La scelta è stata quella di evitare uno scontro che non sarebbe stato utile: il team Gowalla verrà assorbito all’interno di Facebook e potrà proseguire le proprie attività sulla base di quel che Mark Zuckerberg ha in serbo per il futuro. In linea teorica sembra essere scontato l’interesse di Facebook verso la geolocalizzazione, ed in tal senso l’essenza di Gowalla rappresenta un valore del tutto complementare a quel che il numero uno dei social network ha costruito per la propria community.

Dalle parti in causa giungono però due diverse precisazioni del tutto essenziali ai fini della comprensione dell’operazione. Innanzitutto Facebook precisa come l’acquisizione non sia stata relativa alla tecnologia, il che lascia intendere come l’unica cosa assorbita sia stata il team di lavoro, le sue conoscenze e la sua esperienza, nonché (come esplicitato da Facebook), “l’ispirazione”. Gowalla, per contro, precisa come Facebook non abbia acquisito i dati caricati dagli utenti. Chi è interessato ad esportare il proprio profilo ed i propri dati avrà pertanto a disposizione gli strumenti ad hoc per riuscire nell’impresa, mentre per tutti gli altri verrà rimosso tutto con la chiusura del servizio a tempo debito.

La strada di Gowalla termina qui, insomma. La strada del suo team, invece, potrà avvalersi ora di risorse incrementate e potenzialità moltiplicate da una immensa community pronta ad esprimersi a colpi di check-in. I programmi in ballo sono però al momento ancora segreti, anche se è facile presumere un sollecito incremento delle attività geolocalizzate poste in essere dal social network, soprattutto per tutto quanto concernente l’interazione in mobilità. L’impegno andrà a ripercuotersi soprattutto sulla Timeline, la funzione da tempo annunciata e mai portata ufficialmente tra le mani degli utenti (a quanto pare per problemi legali legati al nome della funzione).

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti